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Indimenticabile ernia di agosto
Premettendo che il mio ricovero presso l'ospedale Loreto Mare è avvenuto per una disperazione tale da non farmi ragionare, devo dare la giusta testimonianza di cio' che ho visto, sentito, trovato; iniziando dai medici, che sono i protagonisti del gran teatro. Allora, la mia degenza e' durata 3 settimane, iniziando il 19 agosto, quindi ogni 3- 4 giorni ritornavano tutti belli, abbronzati e rilassati. Devo dire che quasi tutti, anzi, tutti, erano d'accordo nel volere operare questa mia ernia ma io, sempre piu' convinta nel non volermi operare, nonostante il dolore fortissimo, chiedevo invece un intervento di ozono terapia sotto guida tac. Per ben 15 giorni e' durato quest'altalenante ''scenetta'' tra me e loro, creando un intreccio tra il radiologo, il responsabile della radiologia ed infine tutti i neurochirurghi, finche' una bella mattina così, all'improvviso, entra ''lui'', il dott. Caiazzo, colui di cui fino ad allora sentivo solo nominare e lodare da tutti, pazienti, parenti, infermieri, addetti alle pulizie. Entrò nella stanza, anzi, da sotto l'arcata della porta chiede chi fosse la signora Crò e, con quella sua autorevolezza gentile, mi chiede se sono ancora convinta di voler fare l'ozono terapia; ed io, senza neanche aspettare parenti ed amici, sono gia' in sala tac. Morale della storia? Sembrero' egoista, ma spero solo di stare bene e di risparmiarmi un' operazione, riguardo la quale nemmeno loro mi garantivano la riuscita.
Un saluto speciale vorrei lasciarlo al dott. Mirone, una persona a modo, gentile e competente; un saluto all'infermiere Salvatore ''il francese'' e un grazie speciale al dott. Fasano, colui che mi ha fatto la puntura di ozono, che pero' non lavora piu' al Loreto (io penso di essere stata la sua ultima sua paziente).
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