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Un'arancia nella testa
Nel mese di Marzo, nel giro di una settimana, la mia vita è stata stravolta dalla casuale scoperta di un meningioma alla testa. Sono stata ricoverata e poi operata all'Ospedale del mare, reparto di Neurochirurgia.
Non è stata la mia prima esperienza ospedaliera, ma posso sinceramente testimoniare che è stata molto positiva, grazie alla grande professionalità di tutta l' equipe creata dal Professore Catapano, vero angelo di questo reparto.
Per questo motivo, lo ringrazio per primo ed in modo particolare, perché sin dalla prima visita, ha mostrato non solo la sua grande competenza, ma anche il suo volto umano, comunicando e descrivendo la mia diagnosi in modo diretto, ma nello stesso tempo rassicurante.
Passava tra i corridoi con discrezione per controllare che tutto andasse bene e si prodigava oltremodo per la salute dei suoi pazienti, soprattutto per i casi più gravi.
Ringrazio infinitamente gli anestesisti Alessandra e Sisto, professionisti seri ed empatici, la loro presenza è stata la mia forza!
Ringrazio per ultimi, ma non per importanza, la gentilissima caposala; alcuni virtuosi infermieri del reparto, solerti e ligi al dovere: Franca, Rosaria, Alessandra, Pasquale,Giacomo e Giovanni e gli infermieri incontrati nella terapia intensiva: Antonio, Dario e Serafino ed infine l' operatore sanitario Giovanni per il suo sorriso e caffè mattutino
La mia operazione è andata bene, mi ha curato non solo il corpo, ma anche l'anima, perché c'è voluta una terza disavventura per capire quanto è importante la vita ed in quale modo iniziare a viverla, dando più spazio agli affetti sinceri, smettendola di correre sempre, pensando troppo ai doveri e poco ai piaceri.
In questo percorso non posso dimenticare e ringraziare le mie compagne di viaggio, anche loro pazienti di questo reparto: donne forti, generose e bellissime che, nella solidarietà creatasi della comune situazione, sono diventate amiche ed hanno alleggerito ansie e preoccupazioni, con momenti anche divertenti: Nicoletta, Elena, Lella, Luciana e Flora. Auguro una totale guarigione anche a Giovanni, Fabio, Pina e Mariarosaria.
Spero di non aver dimenticato nessuno e che la mia testimonianza possa essere in qualche modo utile.
Forza e coraggio a tutti!
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