Dettagli Recensione
REPARTO MEDICINA
Mia figlia (18 anni) aveva problemi da 4 giorni di diarrea e febbre altissima (non scendeva al di sotto dei 39°). L'ho accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale di Carate, dove è stata subito messa in osservazione; trattenuta per una notte in P.S., è stata poi ricoverata per fare esami per sospetto morbo di Crohn. Preciso che avevamo comunicato ai medici che aveva la maturità (è stata ricoverata l'08.05 2018). Dopo una settimana di analisi ci comunicano che deve essere sottoposta a colonscopia, dal mercoledì l'appuntamento è slittato al martedì della settimana successiva (nel frattempo era trattenuta in ricovero). Finalmente giunta al giorno prima dell'esame, iniziano la preparazione: 4 LITRI DI "BEVERONE", altrimenti il dottore non avrebbe fatto l'esame. Non riesce a bere tutti i 4 litri, neanche con applicazione di sondino nasogastrico e vomita 3 volte. Il mattino dopo in reparto le fanno 3 clisteri e, a digiuno dalle 12.30 del giorno prima, la portano a fare l'esame alle 14.10. L'infermiera le chiede se ha fatto tutta la preparazione e lei riferisce di essere riuscita a bere solo 2 litri della preparazione. Il dottor Gatti dalla sala operatoria (senza neanche guardarla) inveisce contro le infermiere, si rifiuta di tentare l'esame e la rimanda in reparto. Lascio a chi legge i commenti.
Commenti
Il dottore ha avuto perfettamente ragione: che senso ha iniziare un esame se poi ciò che si vede è opaco, poco nitido e chiaro? Che senso ha iniziare a fare un esame, per poi sospenderlo?
Ci sono delle "regole" pre trattamento che vanno rispettate, non ci sono a caso.
Poi non so perché nel privato tutto fili liscio...
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