Dettagli Recensione
Disintossicazione da metadone. Reparto 27
Arrivato a Villa Igea, sono stato accompagnato dentro il reparto da una infermiera che ha controllato tutte le valige, passando in rassegna tutte le cose che erano all'interno, eliminando tutto quello che non è possibile portare dentro il reparto (buste di plastica, cellulare, profumi, pacchetti di sigarette aperte, ecc.).
Arrivato in reparto, ci si deve abituare a tutte le persone che sono ricoverate, ma come ho poi scoperto in seguito, diventerà il passatempo preferito dei degenti, dato che i nuovi arrivati sono uno svago dalla solita routine.
Ci si deve anche abituare subito, o prima possibile, al reparto stesso, che sarà chiuso, senza possibilità di uscire, telefonare o anche affacciarsi ad una finestra.
Pranzo e cena nella media degli ospedali, molte verdure, poca carne, ma ampia scelta dal menu. Infermieri fantastici, Angelo e il suo poppettone, Amrid con la barba a capra, Giovanna sempre incazzata, Anatoli il russo e tanti altri.
Dottori competenti e accondiscendenti, che fanno tutto il possibile per alleviare il dolore sia fisico che mentale. Visita il lunedì mattina, con i dottori e le altre figure professionali.
Altri passatempi sono i gruppi della mattina e del pomeriggio, tutti i giorni esclusa la domenica (la domenica viene il prete). I gruppi sono organizzati dagli infermieri (menu, organizzazione dei pazienti), dall'assistente sociale (mindfullness) e dalla psicologa (craving) eccetera.
Il resto del tempo si passera giocando a carte, guardando la televisione e fumando 14.000 sigarette al giorno nella sala fumatori da 4 posti, che non avrà mai meno di 7-8 persone dentro, tutto condito da persone che si lamentano e da persone che stanno meglio e cercano di tirar su il morale.
Capitolo Disintossicazione:
Io sono stato ricoverato per togliere il metadone, che prendevo da 11 anni. Sono entrato a Villa con 12 mg. di metadone. ho iniziato a scalare il secondo giorno, durante lo scalaggio mi sono stati dati i classici farmaci stabilizzanti dell'umore, benzodiazepine, rilassanti muscolari muscolari, sonniferi, integratori ecc. Durante lo scalaggio nessun problema, ho preferito non sapere quando scalavo e in quale quantità. Quando ero basso di metadone, anche se stavo ancora bene, ho cominciato la terapia con questo farmaco miracoloso che si chiama DIMATEX. Quando sono arrivato a 0 mg., dopo 2 giorni ho cominciato a avvertire i soliti sintomi, che ormai noi "tossici" conosciamo a memoria. Il problema maggiore è stata la smania muscolare notturna, con le braccia, gli addominali e le gambe che avevano i muscoli in frenesia totale. Aumentando il Dimatex (fino a 7-8 pasticche, ma può variare a seconda della persona e sopratutto controllando che la pressione sanguigna non scenda troppo), cambiando qualche farmaco in terapia, alla fine sono stato male 4-5 giorni. Poi per fortuna una notte verso il ventesimo giorno, ho dormito tutta la notte senza prendere la "terapia al bisogno", che era una bomba a mano che gli infermieri avevano la possibilità di dartela la notte quando avevi bisogno.
La pazienza degli infermieri è veramente infinita. Tutti gli infermieri (almeno 18) sono li perché hanno passione per questo lavoro, ed è questo che fa la differenza.
Quando si avvicina il giorno di uscire viene scalato il Dimatex, dato che è un farmaco ad uso ospedaliero, e che va preso massimo per 2 settimane.
Il ricovero è durato 29 giorni (che è nella media); usciti da Villa Igea, viene affidata anche una terapia da prendere per qualche settimana.
Io, tornato a casa, non ho avuto più sintomi gravi (insonnia, frenesia, crampi ecc.), ho avuto parti del corpo che sembrano fredde, molta diarrea e un po' di stanchezza fisica, ma niente di più... Mi sarei aspettato dopo 11 anni di metadone di non dormire per mesi e stare a letto a sudare freddo, invece anche di testa sto bene...
Ora, passato 1 mese e mezzo, posso dire che senza Villa Igea e il mitico reparto 27, non sarei mai riuscito ad uscire da questo pantano, però devo anche dire che bisogna essere motivati, decisi, umili, pazienti e collaborativi. Io sono partito avvantaggiato, se così si può dire, dato che per me l'eroina è morta e sepolta da tanto tempo, e che se qualcuno me la avesse messa sotto il naso avrei detto: no grazie. E anche adesso, senza metadone, non sono assolutamente preoccupato del craving, dell'eroina e tutto il resto. Per me le cose importanti e gli obiettivi erano altri: togliere il metadone e non entrare in uno stato di apatia mista a depressione.
Per adesso ci sono riuscito, grazie anche al supporto di uno psichiatra, che ormai è come un fratello o un padre.
Che dire, se siete motivati, se riuscite a sopportare un mese di clausura misto a 41bis, se siete abbastanza stabili di testa, vi consiglio di andare a Villa Igea, stringere i denti per un mese e togliervi questa merda di metadone.
Commenti
Se qualcuno può, mi faccia sapere, grazie..
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