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Pronto soccorso da incubo
Arrivata alle 17.00 per una caviglia gonfia, mi viene fatta l'accettazione con l'assegnazione di codice verde medicina, in quanto non ritenuta urgenza. Alle 19.30 chiedo come mai vedo passare davanti altre persone con codice verde ortopedia e perché a me sia stato assegnato codice medicina, pur trattandosi di un problema di sospetta tendinite. Mi viene risposto che, non avendo subìto un trauma, dovevo prima essere visitata da un internista e poi dall'ortopedico. Alle 21.00 la mia caviglia è sempre più gonfia dopo 4 ore di attesa e provo a parlare con l'infermiera appena arrivata in turno, la quale molto sgarbatamente mi dice che provava ad assegnarmi codice ortopedia perché le sembrava più adeguato - perlomeno così appare sul display... per mezz'ora... Provo a richiedere come mai sia ritornata attesa per medicina e sempre la simpatica infermiera mi risponde che così ha deciso il medico! Magari sarebbe stato carino che mi avvisasse del nuovo cambiamento, senza che io andassi a chiedere. A mezzanotte sono ancora lì che aspetto e sempre dal display sembrava fossi la prossima in ordine di chiamata. Arriva però un'ambulanza, poi un'altra, poi un'altra ancora. Alle 2.00 sono ancora lì con la caviglia sempre più gonfia e dolorante e dopo 9 ore di attesa decido di andare via. Non volevo passare davanti a codici gialli o rossi, ma avrei tanto voluto che mi vedesse un ortopedico, ma se anche il protocollo dell'ospedale prevede diversamente, sarebbe stato umano ricevere un minimo di considerazione e di comunicazione. Purtroppo, queste doti non fanno parte del personale infermieristico dell'accettazione del pronto soccorso del policlinico. Chissà se una volta dentro negli ambulatori il giudizio sarebbe cambiato! Ma, viste le premesse, le lamentele degli altri pazienti e dei familiari per le lungaggini e le altre recensioni lette, mi sa proprio che si tratti di un reparto da riorganizzare!!!
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