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Riparazione valvole cardiache in sternotomia
Mia mamma é stata operata il 20-03-2017 di riparazione valvole cardiache. Da quel giorno é partito il suo calvario ed è deceduta il 28 settembre dopo essere stata dimessa dalla terapia intensiva e trasferita al Maugeri di Pavia (niente a che vedere con il San Donato: ospedale pulitissimo, personale infermieristico formidabile e italiano; invece il San Donato è sporco, il personale arrogante e tanti stranieri, oltre a lavori di muratura in reparto con pazienti ricoverati...).
Mia mamma dopo l'intervento ha avuto un arresto cardiaco, dopo una settimana infezione da stafilococco alla ferita. Quindi altro intervento e revisione della ferita. Dopo 5 SETTIMANE di antibiotici e vac per stafilococco, sconfitto stafilococco. Ma è subentrata endocardite, rottura valvola, quindi terzo intervento di sostituzione della valvola e rimozione di coagulo di sangue. Io avevo chiesto se potesse esserne partito uno anche alla testa, mi hanno risposto no. Dopo 10 giorni di coma farmacologico, si sveglia paralizzata (la parte sinistra): ictus emorragico. Viene trasferita in cardiologia, altra infezione -
Klebsiella - guarita. Mandata di nuovo alla Maugeri Ah dimenticavo: dopo l'ictus le hanno dato da bere e mangiare senza eseguire esame della deglutizione. Alla Maugeri invece glielo hanno fatto subito, dicendomi che tutto ciò che deglutiva andava da tutte le parti tranne che nello stomaco.. Poi le hanno trovato colecistite, pancreatite e alla fine, attraverso una eco al cuore, una valvola ancora che perdeva..
7 mesi di calvario e poi è morta senza poter deglutire neanche una goccia di acqua.
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