Dettagli Recensione
Mai più al Buzzi
Quattro volte al Buzzi e quattro volte siamo stati trattati male. Ieri il quarto e deleterio episodio. Chirurgia programmata.. 8 mesi fa. Il bimbo, ha 13 mesi, è a digiuno dalle 21.00 della sera prima, e dalle 5.00 del mattino non può bere acqua. Ok, arriviamo alle 7.00 del mattino, primi, praticamente apriamo il reparto. Alle 8.00 del mattino siamo in 12 bambini. Ci danno il lettino, bene. Cominciano ad operare i bimbi in ordine sparso, bene. Alle 10.00 niente, chiediamo: ce n'è uno e poi è il prossimo. Alle 11.00 niente, il bimbo sente un po' di languore, fa finta di niente e dorme un po'. Noi chiediamo: Uff, è il prossimo. Alle 12.00 niente: il bimbo ora in genere pranza, e pranza già colazionato, invece oggi non ha neanche ancora bevuto. Chiediamo: guardi, noi qui stiamo lavorando eh, sono tutti in questa condizione. Questa frase non mi è nuova, ora comincio a pensare che al Buzzi le professioniste del patient-care siano altamente inqualificate. Alle 13.00 niente: il bimbo è catatonico, si riaddormenta. Chiediamo: guardi è l'ultimo della giornata, manca poco. Alle 14.00 niente: ora il bimbo comincia a lamentarsi, ha fame e sete. Chiediamo un po' agitati, fermando chiunque passi davanti, visto che ormai avevano preso ad evitarci: solo un tizio si è degnato di calmarci, a breve saremmo andati in sala operatoria. Alle 14.00 niente, alle 15.00 il bimbo piange per 30 minuti di fila, ancora niente. Alle 16.00, il tizio di prima torna dicendo, testualmente "guardi, sto venendo io perché qui nessuno ha il coraggio di dirvi che il vostro intervento è annullato e va riprogrammato". Mio figlio di 13 mesi, dopo 19 ore di digiuno di cui 9 senza acqua e 1 di pianto ininterrotto, riassapora la vita. Noi allibiti e imbarazzati. Le domande spontanee tipo "Ma alle 8.00 non lo sapevate che lo avreste messo per ultimo? Se ce lo dicevate gli davamo qualcosa da bere no? Perché deprioritizzare un bimbo di un anno che chiaramente peggio supporta il digiuno?" ci muoiono strozzate in gola. Oggi mi sono sentito stuprato del mio diritto di difendere mio figlio da ogni male, e ad ogni domanda ho ricevuto sguardi seccati, maleducati, e risposte inutili tipo "non occupi il corridoio perché lì dà fastidio". Oggi, ricoperto da ghigni di chi "lavora e quindi è inutile che rompi", credo che l'intero reparto infermieristico abbia fallito nel loro primario obiettivo di assistere e tranquillizzare pazienti e genitori. Oggi connetto tutti i puntini delle mie esperienze qui e capisco che non è un problema di preparazione medica, ma di assoluta inadeguatezza nella gestione dell'impatto umano. La gente dice: Ehi, ma è il Buzzi!. La verità è che saranno stressati o sotto personale, non so.. ma questo è il loro lavoro, e lo fanno in modo inqualificabile, oggi al limite della denuncia.
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