Dettagli Recensione
BELLO NON BASTA
Mio padre e' stato ricoverato circa 3 settimane fa tramite 118 all'Humanitas di Rozzano in quanto, a seguito di una febbre forte, aveva perso lucidita' comportamentale, i primi esami erano stati tutti nella norma, quindi si sarebbe dovuto subito passare ad una Tac; invece dei 3 ben 3 medici che si sono succeduti, solo il 3° ha deciso di effettuarla e, una volta fatta, e' emerso quello che io sospettavo, e cioe' che si trattava di emorragia cerebrale.
E' stato quindi ricoverato in Stroke unit, reparto molto bello in ambiente molto moderno, peccato però con rapporti umani inesistenti. Inoltre, in 3 settimane di degenza tra Stroke e poi reparto (domani mio padre viene trasferito al Redaelli per 2 mesi di riabilitazione che potevano fare anche lì da loro..), eccezion fatta per ieri, non si è mai fatto vedere un dottore che sia uno in stanza per confrontarsi con noi e aggiornarci. Cosa che invece per gli altri 2 pazienti in camera avveniva puntualmente, tanto è che mi sono complimentato con uno di loro.. Noi si doveva sempre inseguirli elemosinando 5 minuti del loro tempo o mettendoci dietro ad una porta in fila coma dal salumiere, sperando che avessero tempo o non si seccassero vedendoti.
Tra infermieri che cambiavano in continuazione, perdendo noi qualsiasi riferimento storico di mio padre, e tra dottori assenti o da inseguire loro malgrado, devo dire a nome di mio padre che probabilmente forse non se ne è mai reso conto che umanamente è stata una bruttissima esperienza. E a suffragio di cio' che dico, aggiungo che domani mio padre verra' trasferito al Redaelli per la riabilitazione e io l'ho saputo al telefono dall'assistente sociale... come minimo mi sarei aspettato almeno in questa situazione di essere contattato da un dottore per fare il punto della situazione del paziente prima del trasferimento, invece nulla.
Humanitas vuol dire qualcosa di importante, non basta avere una bella struttura e tecnologia all'avanguardia se poi di umanita' non ce n'è. Io lo so che non è un lavoro qualsiasi, e lo posso capire, ma proprio per questo chi si avvicina a questo mondo professionalmente, dottore o infermiere che sia, deve essere predisposto a farlo nel modo giusto, non basta chiamare il paziente per nome e aggiungere un "caro".. Mi auguro che questa mia recensione possa servire a chi di dovere per lavorare su questi aspetti, perchè in un ospedale dove si trattano persone, il rapporto umano con pazienti e parenti è importante quanto la terapia..
Antonino
Commenti
Essendo ancora degente, vedo turnazioni che non lasciano spazio a che uno possa accudire i propri figli o comunque i famigliari. Quindi vorrei aggiungere che la parte sociale e un po' trascurata, e questo poi ricade sui pazienti - anche se a volte poco pazienti.. Ma comunque malati. Anche se devo riconoscere professionalità al corpo infermieristico ed ai medici, solo in pochissimi casi un po' di mancanza di umanità.
Questo per augurarsi sempre un miglioramento.
Saluti.
Altri contenuti interessanti su QSalute