Dettagli Recensione
Allucinante
Arrivo al pronto soccorso alle 20.00 circa di domenica 18 gennaio 2015, lamentando una crisi respiratoria. L'infermiere del PS, tra una telefonata personale e l'altra, mi misura la pressione, febbre, mi sottopone all'Ecg. Inizia quindi il mio calvario personale. Dopo 5 ore di attesa vengo ricevuta da una dottoressa la quale mi chiede: "cos'è venuta a fare al pronto soccorso, non poteva rivolgersi al suo medico di base?" E io: "ho l'affanno e dolore in petto, ho ritenuto opportuno venire qui. E lei: "sinceramente non capisco" e io:" perdiamo tempo, oppure mi visita visto che sono qui dalle 20.00?". Mi visita con sufficienza e senza indossare i guanti, mi fa un prelievo arterioso per controllare la saturazione. Dopo anche l'infermiere, sprovvisto di guanti, mi preleva il sangue per gli esami di routine. È a questo punto che la dottoressa mi dice: "vada a prendere un caffè, secondo me è solo stressata!". Dopo circa un'ora vengo riconvocata dall'infermiere e la dottoressa, sempre con aria di sufficienza, impegnata ad analizzare referti altrui, mi dice che a livello clinico non ho niente e che mi devo rilassare e poi aggiunge: "deve pagare il ticket!!!".
Commenti
Ci hanno mandato a casa dicendo che ci avrebbero aggiornato sulle sue condizioni.
Alle 18.00, non avendo avuto notizie, ci siamo recati a chiedere informazioni e il medico di turno ci ha informati che era sempre grave e che ci avrebbero contattato per ulteriori informazioni. Oggi dalle 10.30 mio marito è in ospedale e alle 14.20 nessuno si è degnato di dare informazioni.
È vero che mio suocero è anziano, ma è sempre un essere umano e già saperlo da solo ti mette tristezza, ma ancora di più è la mancanza di umanità che fa star male. Anche io non sono giovane e pensare che possa toccare a tutti una simile situazione, mi mette angoscia. Non si chiedono miracoli, ma solo umanità...
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