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Punto prelievo e i bambini
Questa mattina mi sono recata presso l'ospedale per un prelievo del sangue a mia figlia di 3 anni compiuti.
Preso il numero per l'accettazione prioritaria dei prelievi bambini fascia 3-10 anni, dopo un minuto era già il mio turno per l'accettazione.
Fino a qui tutto bene, se non che poi mi viene assegnato per il prelievo il numero standard non prioritario. Ebbene: avevo la bellezza di 150 numeri davanti.
Mi chiedo che senso abbia mettere la priorità nell'accettazione e non nell'effettuazione del prelievo.
Chiedo all'accettazione sperando in uno sbaglio dell'addetto, ma mi viene detto che la procedura è corretta e che se proprio la bambina fa i capricci ed è stanca, posso chiedere allo sportello prelievo di poter passare avanti.
Vado subito allo sportello prelievi e chiedo gentilmente se la bambina può avere una priorità.
L'addetta mi risponde un po' seccata che vede se riesce a ridurre i tempi.
Rimaniamo ammassati in piedi in un angolo ad aspettare insieme a un centinaio di persone.
Ebbene, dalle ore 10.00, mia figlia viene chiamata per il prelievo alle ore 11.30, quando ormai rimanevano 10 numeri prima del suo, quindi quando ormai ne erano passati 140.
Allo sportello prelievi mi danno le provette e mi dicono di mettermi in coda all'ultima persona in attesa di entrare nel box prelievo e aspettare il mio turno (avevo davanti circa 7/8 persone).
Per caso esce un dottore da un box che mi guarda e dice "Ma signora, i bambini hanno la precedenza, passi avanti!".
Ma questi poveri bambini hanno oppure no la precedenza????
E' inaccettabile far aspettare un bambino di 3 anni 1 ora e mezzo per un prelievo del sangue.
Servizio sicuramente da rivedere completamente.
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