Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Milano
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Ostetricia - parto

Scrivo questa recensione a distanza di più di 6 mesi dal parto, e ancora oggi se ci penso mi vengono i brividi…FORTUNATAMENTE SIA IO CHE IO MIO BIMBO STIAMO BENE, ma partiamo dal principio.
Avevo la scadenza il 22 maggio, gravidanza a rischio per collo dell’utero corto. Per tutta la gravidanza mi sono fatta seguire da una ginecologa privata; arrivati al nono mese apriamo la cartella clinica in ospedale per fare la presa in carico. Faccio le visite di controllo, segnalo la la situazione (con commento della ginecologa di turno che, visto il mio collo dell’utero e il piccolo pronto, non sarei mai arrivata al termine, ma avrei partorito sicuramente prima) e come di prassi vengono fissati i 2 monitoraggi a scadenza ed eseguo tampone vagino-rettale. Quest’ultimo risulta positivo, e dunque al momento del parto avrei dovuto fare l’antibiotico, non per me ma per proteggere il mio bimbo. Nonostante le previsioni, arrivo al termine e il 22 maggio, data presunta del parto, non accade nulla. Così come da programma, mi presento il 23 mattina per il monitoraggio. Durante la visita la ginecologa, non faccio nomi per privacy, SENZA CHIEDERE CONSENSO O AVVERTIRMI PRIMA, esegue la manovra del distacco delle membrane, poiché ero dilatata di 3 cm. Ad operazione fatta, mi informa di ciò che ha fatto e che nella giornata o al massimo il giorno dopo avrei partorito. Così per essere pronti facciamo anche il tampone per il Covid, per essere preparati.
Ore 12.00: esco dal reparto e iniziano le prime contrazioni, molto distanti tra loro. Ore 16.30 mi ripresento in ospedale perché le contrazioni sono ogni 7-6 minuti circa. Mi viene fatto il monitoraggio e la visita, durante la quale spiego tutta la situazione (gravidanza a rischio, tampone vaginorettale positivo, manovra fatta la mattina e inoltre lo stimolo di dover defecare). Conclusione? Le contrazioni ci sono ma sono ancora troppi irregolari, quindi vengo dimessa! L’ostetrica di turno mi dà anche un consiglio, un bel bagno caldo o una doccia calda di 3 quarti d’ora, così da favorire o da fermare il travaglio; ed inoltre di non avere paura di andare in bagno, anzi, di farla proprio, perché tanto ero ancora dilatata di 6 cm !….
Vengo dimessa circa verso le 18.00, arrivo a casa ed entro il doccia alle 18.30, seguendo il consiglio di chi pensavo fosse competente. Sto dentro la doccia circa 10 minuti a dire tanto, esco dalla doccia e ovviamente con i dolori delle contrazioni mi distendo sul letto. Mio marito inizia a monitorare lui le contrazioni, erano ogni 3 minuti, ovviamente mi dice subito dobbiamo correre in ospedale, mi alzo dal letto perché gli dico che devo fare pipì prima di andare… Giusto il tempo di arrivare in bagno e boom! Si rompono le acque! Automaticamente il bagno di casa mia è diventato la mia sala parto, perché dal momento che si sono rotte sentivo la testa del bimbo. D’istinto mi sono sdraiata per terra. Ovviamente in casa eravamo soli, prontamente mio marito ha chiamato i soccorsi… Inutile dire che sono arrivati 3 quarti d’ora dopo, giusto in tempo per prendere al volo,letteralmente, il bimbo quando ho dato l’ultima spinta. Fortunatamente i nostri vicini ci hanno aiutato e inoltre una di loro è una infermiera ed è stata lei che mi ha aiutata. Ore 19.47 il pianto del nostro piccolo miracolo, nato nel bagno di casa nostra senza attrezzature di alcun tipo, né tantomeno l’antibiotico! Nemmeno 2 ore dopo essere stata dimessa, direi che dire che c’è stata della negligenza è dire poco.
Ma purtroppo l’avventura non finisce qui.
Veniamo portati in ospedale, l’ostetrica che mi ha dimessa è ancora di turno, e le dico con il sorriso : visto che siamo tornati?! Ma già in due! (Purtroppo non ho potuto vedere la sua faccia perché sono miope e i miei occhiali sono rimasti a casa)… Finalmente entro in una sala parto (vera questa volta), fanno le loro operazioni e tagliando il cordone il bimbo viene dichiarato nato a Rho alle 20.47, perché così è la procedura. Dopo punti e bagnetto del bimbo, passo 2 ore con mio marito e il piccolo. Mi viene chiesto se ho cenato, rispondo di no. Mi viene portata 1 tazza di the e 4 biscotti.. diciamo che non è stato sufficiente perché al momento del trasferimento in stanza svengo! Mi fanno riprendere, mi ridanno altra tazza di the e altri 4 biscotti, stavolta funziona! Andiamo finalmente in stanza. Il “soggiorno” è andato fortunatamente bene, ma il giorno prima di essere dimessa perdo un coagulo molto grosso, davvero grande! Capite bene che primo figlio, mai affrontato tutto questo, abbastanza spaventata chiedo consiglio alle mie compagne di stanza, che mi rasserenano e chiamano per sicurezza l'infermiera. Arriva, le racconto e le mostro quanto successo e, prendendomi anche in giro, mi dice che è del tutto normale. Arriva il giorno delle dimissioni, faccio la visita con il ginecologo, mi dice che è TUTTO OK, gli dico quanto successo il giorno prima e mi dice che va bene e che ho ancora altri 2 piccoli coaguli che espellerò tranquillamente da sola. Dopodiché visita di controllo anche per il piccolo e al momento delle dimissioni scopro, raccontando la mia storia alla dottoressa, che sulla cartella del bimbo era stato omesso il parto in casa! Fortunatamente la dottoressa corregge il tutto perché va segnalato, soprattutto perché al parto al piccolo non è stato protetto in maniera adeguata. FORTUNATAMENTE IL PICCOLO sta bene ed è sempre stato bene, io invece alla fine ho scoperto, facendo la visita di controllo dalla mia ginecologa, di non essere stata pulita bene e che c’era del materiale ancora all’interno dell’utero. Fortunatamente ho fatto una cura ed è stato sufficiente così senza dover ricorrere al raschiamento (ho partito il 23 maggio e le perdite post parto sono finite il 30 di luglio... giusto per intenderci).
Racconto tutto questo perché credo che nel 2022 quanto successo a me e al mio piccolo sia alquanto sconcertante. Credo che a nessuno debba ricapitare mai, perché noi siamo stati fortunatissimi! Ma non è sulla fortuna che bisogna contare in momenti come questi!

Patologia trattata
PARTO.
Esito della cura
Guarigione totale

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