Dettagli Recensione
Ricovero di mia sorella
Scrivo riguardo ad un ricovero (effettuato a gennaio) al Pronto Soccorso di mia sorella, affetta da tumore cerebrale metastatico con edema cerebrale. Arriviamo in PS con lei completamente afasica e in stato confusionale. Logicamente per via del Covid io sono andata via, pensando di lasciarla in un centro d'Eccellenza, come pensavo che fosse fino a quel giorno. Rimane in PS per tre giorni senza sentirla, perchè era sedata e perchè, come ho scritto prima, non era in condizioni nè di messaggiare, nè di parlare, nè di capire. Dopo il terzo giorno la portano su in reparto di Medicina, e lì ha avuto una brutta reazione.. Si è vista catapultata in ospedale da sola e in quelle condizioni, mi sembrava abbastanza normale.. dopotutto mia sorella aveva un tumore al cervello. Lì inizia tutto un gran caos, lei voleva scappare, loro la bloccano. Nel frattempo di questo gran caos, mi chiama la dottoressa di turno, urlando che se non avesse smesso, loro me la avrebbero mandata a casa. Io lì per lì ho cercato di spiegare che non è da lei fare così, assolutamente. Anzi, è stata sempre abbastanza calma e tranquilla in tutti i suoi ricoveri. Lei mi ha risposto: se riesce a calmarla lei telefonicamente bene, altrimenti la dimettiamo. Con calma, dopo tanto, sono riuscita a tranquillizzarla.
Però mi domando: una dottoressa e tutti gli altri infermieri che erano in camera (perchè li sentivo urlare) come hanno fatto a non capire - e soprattutto a non avere un minimo di umiltà, di sensibilità - che la sua reazione era di una ammalata molto spaventata? e sapendo che quella ragazza era completamente confusa e persa?
Voleva scrivere lei questa recensione, ma purtroppo dopo due mesi è morta.. Così allora ho deciso di farla io per lei... Avevo chiesto di farmi un permesso, anche solo di 5 minuti, solo per un volta per vederla; mi dicevano sempre di sì, ma alla fine non è stato mai accettato.
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