Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Milano
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Sospetto tumore pancreas, freddezza e lentezza

Mio padre, 68 anni, si rivolge all’Humanitas per un sospetto adenocarcinoma pancreatico localmente avanzato. I tempi per gli esami strumentali finalizzati alla diagnosi sono lunghissimi (quando si sa quanto sia importante essere tempestivi in questo tipo di malattia). Passano mesi in attesa di consulti tra professionisti, appuntamenti per esami, ecc... praticamente da gennaio ad aprile! Nel frattempo vengono eseguiti due ricoveri dopo essere passati da esperienze traumatiche in pronto soccorso, luogo angusto e malsano dove i pazienti sostano per interi giorni su una barella anche nei corridoi in attesa che si liberi un letto, in condizioni disumane (immaginate un malato tumorale in un contesto del genere).
In seguito viene fissata una visita con l’oncologa. Il colloquio (prima visita oncologica) dura 10 minuti. Con freddezza la dottoressa si limita a comunicare il tipo di schema di chemio ritenuto idoneo, Folfirinox, elencando modalità ed effetti collaterali. Il tutto in maniera assai impersonale. Ma fosse solo questo aspetto “umano” ad essere carente, o meglio del tutto inesistente... In realtà tre successivi consulti a Verona, al San Raffaele e al San Gerardo di Monza, smentiscono che quel tipo di chemio possa andare bene per il paziente, indicando tutti e tre un altro schema. Ricordo le parole di un oncologo che disse che somministrare quella chemio sarebbe stato come “sparare a un cardellino con un cannone”.

Patologia trattata
Tumore del pancreas.
Esito della cura
Nessuna guarigione

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