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Ospedali e case di cura a Milano
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Dr. Perin - Dr. Di Meco - Dott.ssa Fanizzi: grazie

Dal 2018 soffrivo di spossatezza (qualcuno con amore mi aveva soprannominata “la marmottina” perché non avevo più stimolo nel fare, ero sempre stanca e avevo perso la “spinta a vivere e a godere della vita”... io che ho sempre avuto energia da vendere!). Da giugno 2019 le condizioni si sono aggravate con vertigini, lieve incontinenza, intolleranza alla luce diretta ed ai rumori forti. A dicembre non riuscivo più a guidare l’auto.
Diagnosticata una massa cerebellare a gennaio 2020 in seguito a Risonanza magnetica, provai un forte senso di sconforto e solitudine. Mille domande inespresse: potrò aiutare i miei figli a realizzarsi?.. potrò essere nonna? ..tornerò a ballare e cantare? potrò tornare sulla mtbike? ..potrò esprimere ancora i miei talenti creativi? ...potrò viaggiare per visitare ciò che ancora non sono riuscita a vedere?
Mi sono ritrovata a dover scegliere e decidere per la mia stessa Vita... proprio Io che per tutta l’esistenza mi ero occupata principalmente degli altri. Sono stata colta da un profondo senso di sconforto e inadeguatezza (pensavo : “come lo dico ai miei figli? L’ultima cosa che volevo era distrarli dai loro obiettivi, consapevole che non esiste età per veder soffrire il proprio genitore) e dalla volontà di non voler pesare su nessuno.
Dai medici biellesi venni indirizzata ad eseguire visita neurochirurgica presso l’Istituto neurologico Carlo Besta, oppure presso il Policlinico in Milano.
Dopo le visite, feci una breve ricerca (ringrazio “internet” che, se usato con intelligenza, è di grande aiuto) ed ho scelto l’Istituto Neurologico Carlo Besta perché utilizzano tecniche interventistiche all’avanguardia (in sede di visita proponevano di eseguire intervento in posizione seduta con testa inclinata per prevenire alcuni dei maggiori postumi), per la professionalità, accuratezza e semplicità con cui mi hanno illustrato l'intervento e perché mi sono sentita accolta, ascoltata e rassicurata.
Ricordo che in sede di pre-ricovero stilai l’elenco dei possibili postumi post-intervento, ma appena uscita dagli ambulatori decisi di stracciarlo e di non farne parola con nessuno per non fissare nella mente e non sentire nel corpo le emozioni che ne scaturivano.
Ho dovuto scegliere di “affidarmi“, proprio Io che come dice Michele Bravi nella sua canzone “Il diario degli errori”: “Ho sempre fatto tutto in un modo solo mio...poche volte ho dato ascolto a chi dovevo dare retta, ma non ne ho tenuto conto, ho sempre avuto troppa fretta…”. Trovate le giuste parole per spiegarlo ai miei figli, decisi di cogliere questa malattia come un’opportunità di crescita, mi concentrai sulla “fase operativa/organizzativa e nelle settimane precedenti l’intervento organizzai per bene tutto e con la forza d’animo che mi contraddistingue andavo dicendo a tutti : “qui non muore nessuno...vado, me lo tolgono e torno!”
Intervento eseguito i primi di marzo 2020 dall’equipe di Neurochirurgia I, con OTTIMO ESITO, nonostante la grossa lesione espansiva con componente cistica. In seguito all’intervento rispetto ai molti possibili esiti illustrati in sede di pre-ricovero, riportavo solo lieve diplopia in tutte le direzioni, lieve ipostenia all’emisoma sinistro e deficit equilibrio. Ero ancora IO e provavo un forte senso di GRATITUDINE verso i chirurghi che avevano messo a mia disposizione il loro “genio” ed il loro “talento” .
Sono da 28 anni Operatore Socio Sanitario ed ho riconosciuto all’interno dell’Istituto Besta l’alta formazione di tutti gli operatori e la dedizione per un lavoro stressante/logorante come quello dedicato alla cura dei pazienti (consapevole che ognuno di noi, messo a dura prova in un momento così drammatico, si trasforma in un’individuo tutt’altro che “paziente”).
Nelle mie tragiche esperienze di salute posso dire che fa la differenza trovare Medici in grado di spiegare la diagnosi e motivare l’intervento con padronanza, calma e fermezza e che illustrando i pro e i contro in totale onestà e senza perdere l’accoglienza e l’ascolto di cui noi “pazienti” abbiamo assoluta necessità. Così ho potuto evitare di entrare nel panico di una diagnosi infausta.
Ricordo con il sorriso quando uno dei medici mi disse “le apriamo una finestra alla base del cranio...ma poi ...la richiudiamo!” ora mi piace dire “che a marzo mi hanno aperto una finestra sul cervelletto, ma che da gennaio se n’era già aperta una in fronte che mi consente di vedere con lucidità i miei errori passati e mi dona la consapevolezza dell’unicità dell’esperienza di Vita e che tutto si può superare se non ci scoraggiamo e lottiamo per risollevarci e rimanere VIVI!
Ricordo quando mi dissero: “dopo l’intervento le faremo fare una visita oncologica di conoscenza così da creare già il contatto per intervenire all’occorrenza tempestivamente con eventuali terapie, ma non occorre preoccuparsi perché attenderemo l’istologico” ...beh il dott. Di Meco aveva centrato la diagnosi da subito – emanigioblastoma benigno.
Ringrazio con riconoscenza tutti i Chirurghi/Medici/Infermieri/Oss/Inservienti/Segretari e tutto il personale del reparto di Neurochirurgia 1, del prericovero, di radiologia, laboratorio analisi e della direzione medica - in modo particolare il Dr. Di Meco, il Dr. Perin Alessandro e la Dott.ssa Fanizzi Claudia.
Seguo con lo stesso rispetto e cura con cui mi vengono impartite, le indicazioni del Neurochirurgo Dr. Perin Alessandro che oggi segue il mio caso con empatia, pazienza e dedizione.
Concludo dicendo che sono felice di essere ancora in grado di aiutare i miei figli a realizzarsi, di aver ripreso il canto già nei giorni successivi l’intervento. Il percorso di recupero è ancora in salita (devo ancora recuperare in parte i deficit di diplopia e di equilibrio), ma la determinazione e la resilienza mi spingono ad andare avanti, adattarmi e migliorare.
Farò del mio meglio per tornare presto a ballare, viaggiare, a sedere sul sellino della mia mtbike ed a fare tutto ciò che esprime al meglio me stessa ed i miei talenti.
GRAZIE!

Patologia trattata
Emangioblastoma cerebellare - IV ventricolo - I grado WHO 2016.
Esito della cura
Guarigione totale

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