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Prima visita oncologica
Il 20 maggio 2020 alle ore 11.30 ho accompagnato mia moglie per una prima visita oncologica nel palazzo due, ambulatorio uno, settore sei, stanza uno. Una volta aperta la porta, qualcosa mi tratteneva fuori. Stavamo entrando appunto in una stanza di dimensioni ridicole, penso un tre metri per tre, senza finestre, ed eravamo in quattro. Alcune considerazioni: come si fa a stare e lavorare per ore in un ambiente così angusto e chiuso? come si fa in un ambiente così ad accogliere un malato per di più oncologico? come è possibile al tempo del covid-19 starsi addosso come è successo in questa “stanza”? Sono molto dispiaciuto e rammaricato, abbiamo fatto l’ennesimo viaggio della speranza e siamo rientrati a casa volentieri senza voltarci indietro.
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