Dettagli Recensione
Umanità soltanto nel nome
Scrivo di quello che é successo al mio giovane padre dopo pochi giorni che é passato a miglior vita. Saliamo dal sud Italia a Rozzano i primi di marzo 2018, fiduciosi di trovare una cura al male di mio padre, appena scoperto in un piccolo paese senza reparto oncologico. Prima visita specialistica privatamente, poi altre 2 in oncologia. Poche spiegazioni, paghiamo tutto perché mio padre, non essendo in pensione, lavorava e per la sua salute eravamo disposti a tutto. Il prof. ci fa "La medicina nulla può". Disperati per aver appreso di metastasi al fegato, chiediamo agli oncologi del team se una chemioterapia potesse essere d'aiuto. Prescrivono cicli, ma avremmo dovuto attendere 1 mese. Intanto mio padre perde 11 kg. mentre aspetta i referti delle biopsie.
Disperati ma ottimisti scendiamo a casa e a 60 km. da casa finalmente mio padre inizia la chemioterapia. Ci dicono anche loro che è terminale. A parte l'igiene ed i tecnici del reparto di oncologia, non salverei nulla dell'Humanitas e ciò che mi fa male, oltre all'avere perso in circa 2 mesi un padre, è l'averlo portato al nord in regime privato. Se tornassi indietro sceglierei il team della città di Verona, dove col solo ticket fanno il loro lavoro e apprendo che a livello di epatologia sono tra i migliori in Europa.
Commenti
Questa malattia non dà scampo, il tumore al pancreas come ben saprai è bastardissimo, i sintomi si presentano dopo molto tempo che ti ha invaso gli organi e non c'è più nulla da fare.
Io sono stato da un primario a Brescia con la sua cartella clinica e il responso è stato "nulla da fare"; a Verona ho scritto alcune mail, ho chiesto di poter loro inviare i referti di mio fratello per avere una opinione (sarei stato disposto a pagare con un bonifico pur di farglieli vedere anche a loro), ma non hanno accettato, avrei dovuto portare mio fratello da loro, ma purtroppo non era in grado di reggere il viaggio da Milano.
Tutto il mondo è paese, siamo nelle mani di medici che sono persone e, in quanto tali, ve ne sono di brave e di meno brave.
Un abbraccio,
Andrea
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