Dettagli Recensione

Ritengo vada trovata una soluzione per ricondurre, se possibile, la singola persona a “convertirsi”; soprattutto quando questo accade all’interno di una Casa di Cura che si occupa di salute e benessere di malati spesso fragili.
Non trovare una soluzione per il singolo, significa compromettere l’intero staff di lavoro e fare andare in burnout tutto il sistema, che di conseguenza potrebbe generare errori per i quali ne risente il malato che quasi sempre è un paziente fragile.
Questo il mio pensiero e la mia esperienza personale, sono una caregiver/figlia con neoplasia, che da giorni stava seguendo un post operatorio andato bene.
Sono la figlia della prima paziente Covid che ha fatto scoprire un focolaio all’intera struttura, che in 10 giorni ha subìto aggressioni verbali, paraverbali da dipendenti tossici (e anche fisiche da un paziente vicino di stanza). Mia madre è stata la prima paziente Covid positiva, scoperta oggi grazie ad una dimissione volontaria e ad un trasferimento volontario ad altro ospedale.