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Richiesta di riconoscimento professionale
Con la presente, lo scrivente Antonio Mascioli chiede al Direttore Generale dell'ICOT che si adoperi, ritenendolo opportuno, per un riconoscimento professionale nei confronti del Dott. Cuomo e della Dott.ssa Pagano, oltre che dei loro collaboratori. In breve mia moglie - ALAIMO VINCENZA - è stata ricoverata presso la Vostra struttura (pronto soccorso) in data 18.08 u.s. per una frattura dell'omero destro e, avendo avuto modo di conoscere, purtroppo, la sanità italiana, mai avrei pensato di trovare a Latina un polo di eccellenza nel trattamento dei traumi; invece mi sono dovuto piacevolmente ricredere. Il dott. Cuomo, che ha operato mia moglie, ha dimostrato non solo competenza professionale non indifferente, ma anche umanità (cosa non sempre riscontrabile in molti medici); non solo: anche il percorso sia ambulatoriale (per le medicazioni) che riabilitativo (sotto la guida della dott.ssa Pagano) mi hanno fatto comprendere che se la STRUTTURA funziona è anche merito di una dirigenza sempre presente ed attenta. A questo proposito vorrei aggiungere una parola nei confronti della Segreteria del Direttore. Le signore della segreteria mi hanno dimostrato grande precisione, puntualità e gentilezza nel risolvere velocemente un piccolo problema di natura burocratica. Sembra un controsenso, ma in realtà nelle strutture ospedaliere sono proprio i piccoli problemi ad essere, talvolta, trascurati essendo TESI ad affrontare problematiche derivanti da endemiche carenze di personale, mezzi, etc., etc..
Che dire poi della struttura (FISIO) dove mia moglie sta proseguendo le sedute di fisioterapia? Anche in questo caso è da complimentarsi con la Direzione. Non c'è che dire, nella sfortuna di un malaugurato incidente (mia moglie è inciampata sulle assi sconnesse e piene di sabbia di una passerella a mare in quel di SABAUDIA) siamo stati fortunati nel trovare una struttura che per restare in ambito medico magari si potesse CLONARE e riproporla a livello nazionale. Sentivo il dovere di scrivere queste poche righe come riconoscimento di un lavoro che presumibilmente viene quotidianamente svolto rimboccandosi le maniche pur nelle difficoltà che vive la sanità italiana.
Auguriamo un sereno Natale e un Felice anno nuovo.
Grazie,
arch. Antonio Mascioli (Vincenza Alaimo)
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