Dettagli Recensione
Ma quale pronto soccorso?
Mio marito infartuato nel marzo 2010, sessantottenne con aneurisma all'aorta addominale di 5 cm. (giudicato paziente ad alto rischio anche per un'eventuale operazione di rimozione dell'aneurisma sia dal prof. Ferrari di Pisa che dal Prof.Chiesa del San Raffaele di Milano), in data 12/07/2011 accusa intenso dolore alla caviglia sinistra arrossata e molto calda alla palpazione; ci rechiamo alla guardia medica che considerando l'anamnesi del paziente, ci dirotta verso il pronto soccorso per un ecodoppler di urgenza per stabilire la patologia.
Entra in pronto soccorso alle 23.00 circa e dopo ore ed ore di attesa, senza che nessun medico cardiologo gli abbia chiesto notizia sull'anamnesi personale, gli viene fatto un prelievo da un infermiere; viene poi lasciato solo in una stanzetta con l'aria condizionata altissima, tanto che mi chiama per avere un giacchetto rimasto in auto. Verso le 2.00 un medico dice che dalle analisi del sangue risultano valori che potrebbero confermare l'ipotesi di un trombo, che si deve fermare per la notte perchè al mattino presto avrebbero fatto l'ecodoppler; quindi praticano iniezione di calcioeparina o similare.
Il mattino seguente alle ore 07.30 gli viene detto che dopo un'ora avrebbe fatto l'accertamento, contrordine... alle 11.00, e che se voleva poteva uscire e tornare all'ora stabilita; poi altra iniezione di eparina e, per scelta del paziente, uscita.
Rientro alle ore 11.00 del 13/07/2012. Alle 12.30 ancora niente, incomincio a pensare che forse se vado in intramoenia potrei fare un ecodoppler in pochi minuti... vado ma i medici specialisti operano nel pomeriggio; torno al pronto soccorso e verso le 13.15 viene fatto l'ecodoppler, che fortunatamente è negativo.
Citando Pinocchio e la lumachina... quelle brave persone del pronto soccorso per fare un ecodoppler ad un paziente ad alto rischio c'avevano messo solo 14 ore.. un vero record!!!
Ma possibile che di notte al pronto soccorso non sia presente un medico in grado di eseguire un ecodoppler? E l'anamnesi del paziente? E soprattutto, perchè intasare i pronto soccorso con attese inutili quando con 10 minuti si sarebbe potuto risolvere il caso senza provocare stress al paziente ed ai familiari ?
Commenti
Un appuntino lo faccio anche alla battuta sull'IVA che al 20%.. 30%... o 40% certamente non c'entra niente sulle spese sostenute dallo stato per la sanità, perchè ciascuno di noi paga una quota non indifferente nelle ritenute di stipendio, o versa direttamente.
Gentile operatore sanitario legga i protocolli di approccio ad una sospetta tromboflebite e forse saprà per la prima volta che l'incidenza di trombosi degli arti inferiori in pazienti cardiopatici è altissima ,a volte asintomatica e purtroppo spesso con conseguenze drammatiche , soprattutto va fatta una indagine delle arterie con un doppler di urgenza.
http://www.docvadis.it/renato-scopitteri/page/guida_medica_personale/i_segni_e_i_sintomi/le_gambe_gonfie.html
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