Dettagli Recensione

Sono venuto a conoscenza tramite il Web della esistenza della struttura sanitaria ICLAS di Rapallo e mai una scelta così importante e valida è stata fatta nella mia vita.
Dal primo momento tutto ha funzionato a dovere: ho prenotato una visita tramite Internet dal Brasile (ero nel Rio Grande per lavoro) e la risposta alla mia richiesta è stata rapida ed esauriente: il giorno seguente al mio arrivo avevo già l’appuntamento con il Dott. Paolo Pantaleo (Responsabile Laboratorio di Emodinamica) il quale alla fine della visita mi comunicava che necessitavo di un intervento alla valvola mitralica: nell’arco di una settimana sono stato ricoverato ed operato in data 05 marzo 2015 dai Dottori Martinelli, Miceli, Barbato, Gucciardo, Bardaro e Quaglia. Mi sono sempre sentito a mio agio dalla prima volta che sono entrato a Villa Azzurra (sapevo che era così avendo letto i CV dei dottori e i commenti dei pazienti e infatti tutto è stato come io avevo immaginato).
Voglio ringraziare di tutto cuore i Dottori sopra nominati e il dott. Caviglia (che purtroppo non ho più incontrato e che ha atteso che mi risvegliassi per comunicarmi che l’intervento aveva avuto successo) e la Dott.sa Taka, anche lei medico anestesista che ha provveduto alla seconda anestesia di cui ho avuto bisogno durante la degenza post operatoria.
Inoltre ringrazio tutto il personale per la disponibilità, competenza e gentilezza a cominciare dalla infermiera Sig.ra Diana che mi ha assistito nella notte trascorsa in terapia intensiva, e tutto il personale del Reparto Cardiochirurgico (sicuramente ho dimenticato diversi nomi e mi scuso molto): Chiara, Dorina, Valeria, Loredana, Serena, Elena e Igor.
Conclusioni:
E’ evidente che Villa Azzurra ICLAS è una struttura sanitaria di alto livello e sono contento ed orgoglioso che sia in Liguria e spero che una tale eccellenza sanitaria non venga MAI a mancare, perché sarebbe un gravissimo danno per tutte le persone che in futuro potrebbero avere necessità di interventi chirurgici delicati e complessi.
Con riconoscenza,
Cesare Bogliano