Dettagli Recensione

Mio padre è mancato il 23 maggio di quest'anno, dopo il terzo ricovero per ripetute polmoniti causate dal Covid (preso all'ospedale, non a casa). Scrivo queste righe per chiedere al personale sanitario che accudisce i nostri cari, più umanità. Non mi riferisco alle cure elargite, ma per l'assistenza ricevuta. Papà aveva 94 anni è vero, ma il mio rimpianto è quello di non essergli stata accanto nei suoi ultimi istanti (nonostante le mie richieste di essere presente), perché con la scusa del Covid, più dell'ora stabilita non fanno restare. Durante la degenza ho dovuto in più di un occasione richiamare l'attenzione degli infermieri, sia per l'igiene personale, che per i bisogni primari. Una persona di quell'età, indifesa e impaurita, credo meriti un sorriso e una parola gentile più di chiunque altro. Chiudo chiedendo a tutti di riflettere per evitare ad altri l'abbandono subìto dal mio papà da chi lo doveva accudire.
Con grande dispiacere,
ORNELLA GODANI