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Riabilitazione regressiva
Sono un ragazzo di 21 anni ricoverato da 3 settimane e non vedo l'ora di andarmene. Le attività riabilitative sono adatte a donne di mezz'età, se non ad anziani. Mi lasciano tutto il giorno in camera davanti all'ipad, ci sto dalle 10 alle 12 ore al giorno, e l'educatrice a me assegnata (che è addetta alla mia attivazione giornaliera) passa solo la mattina a chiedermi come va (nei weekend neanche quello). Si mangia poco e male e per prendere i farmaci della terapia si fa la fila fuori dall'infermeria: io la faccio 4 volte al giorno e con le vertigini che ho non è il massimo della vita.
Le crisi autolesive mi sono arrivate qui dentro a livelli che non avevano mai raggiunto in 4 anni di malattia. Nel frattempo la psichiatra che mi aveva a carico diceva per telefono a mia madre e alla mia psichiatra (del cps) che stavo bene. Ringrazio solo le infermiere che mi fermavano nei miei atti autolesivi (perchè suonavo la campanella, non perchè ero controllato). E' capitato anche che l'educatrice mi facesse sentire in colpa perchè non trovavo piacevoli le attività, mi si chiede addirittura di cambiare le lenzuola come fossi uno che qui ci lavora.
La struttura in sè è bella e grande e lo stesso vale per il giardino.
La sconsiglio vivamente ai giovani che soffrono di depressione, qui si peggiora.
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