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Induzione e parto cesareo
Sono stata ricoverata 6 lunghi e interminabili giorni per partorire con induzione, poiché secondo loro il bambino al termine sarebbe stato troppo grande. Mio figlio è nato dopo tre giorni, di cui due passati a seguire "UN PROTOCOLLO" FETTUCCIA, OSSITOCINA E DOLORI STRAZIANTI, che ero pronta a sopportare purché riuscissi a partorire. Mi hanno visitata a turno tre/quattro ostetriche e ognuna mi diceva una cosa diversa: prima ero dilatata 1 cm abbondante, due ore dopo non lo ero per niente, nessuno che mi spiegasse cosa stesse succedendo. ZERO EMPATIA E SOPRATTUTTO ZERO PROFESSIONALITÀ. Per mia fortuna ci sono stati pochissimi angeli che almeno in quei rari momenti di cambio turno mi davano sollievo, una ostetrica (mi pare si chiamasse Marilena, bionda con occhi azzurri) è stata l'unica che mi è stata a sentire e mi è stata vicina, insieme all'anestesista, che prima operava su Bari ed ora fortunatamente è arrivata in struttura: una donna di un umanità disarmante, professionale, scrupolosa tanto da risultare fuori luogo per i suoi colleghi che di lei, mentre io ero aperta su un tavolo operatorio nel giorno più importante della mia vita, dicevano testualmente: "non durerà qui perché non ha capito come funziona, abbiamo dei numeri da rispettare"; riferito ad una povera paziente in attesa di partorire a cui lei non aveva fatto un colloquio e quindi non se la sentiva di fare fare un parto-analgesia. Il parto speravo lo prendesse Vallefuoco, ma sono stata operata da Tartaglione e Fagioli.
Mi sento di nominare il dott. Gabriele Vallefuoco, di una bontà e dolcezza immensa, unico medico che al mattino nel giro mi visitava, perché la mia ferita da cesareo non è stata mai, e dico mai, controllata a differenza della mia compagna di degenza, e quando l'ho fatto presente mi è stato detto che non era possibile. I primi accessi per le flebo avevano la cannula piegata e solo dopo due giorni una infermiera mi ha ascoltata e l'ha tolta.
Per non parlare del Nido e di come mi hanno fatta sentire dei pediatri che sono venuti in stanza: anche lì tra mille cambi turno solo due si sono fermate a supportarmi per l'allattamento e per le mie perplessità. Inutile dirvi che era il mio primo figlio e che è stato veramente un trauma..
Una struttura bellissima, pulita e curata, alla quale manca - almeno nel reparto di ginecologia - UMANITA', eccetto rari casi in cui mi sono imbattuta.
Mai più vorrò tornare qui, doveva essere la esperienza più bella della mia vita, è stato il contrario.
Stanza 161 B.
GRAZIE AGLI ANGELI CHE HO INCONTRATO, SIETE RARI MA PREZIOSI.
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