Dettagli Recensione
Delusione e amarezza
Il paziente (mio padre) viene trasferito dalla Poliambulanza di Brescia alla Casa Domus per riabilitazione cardiologica con il seguente quadro clinico: sindrome coronarica acuta, coronopatia trivasale con indicazione a terapia medica, disfunzione ventricolare sinistra di grado severo ecc. ecc.
Sicuramente un quadro clinico abbastanza critico.
Durante la degenza alla Casa Domus (della durata di due settimane) viene eseguita (oltre alla terapia medica) attività fisica supervisionata (da seduto). Notiamo che a partire dalla seconda settimana mio padre sembra peggiorato (non riesce ad alzarsi dal letto senza aiuto e non riesce a fare più di qualche passo sempre con aiuto) e ne parliamo al viceprimario, ma lei afferma che mio padre non ha nessuna necessita' di ausili o di dimissione protetta, in quanto ha una discreta autonomia per muoversi in casa dal letto alla poltrona, o al tavolo per mangiare, e che, comunque, se dovessero prolungare la degenza la situazione non sarebbe migliorata.
Quindi lo dimettono indicando la prosecuzione del programma riabilitativo con sedute di FKT a domicilio e cammino della durata di circa 20 minuti minimo con cadenza di 3-4 volte/settimana, rimandando il tutto al medico curante.
Mio padre adesso è a casa da due giorni (festivi, perchè naturalmente hanno pensato bene di dimetterlo di sabato mattina quando è difficile avere la disponibilità del medico curante) e non è in grado di camminare da solo con la stampella (come mi era stato assicurato), ma ha sempre bisogno dell'aiuto di qualcuno.
Ora, fra tutte le domande che mi sto ponendo, mi chiedo come faccia mio padre a camminare per 20 minuti se non è in grado neanche di camminare per 15 secondi??
Adesso resto in attesa della visita del medico curante ma, nel frattempo, mi sento amareggiata e delusa dalla struttura ospedaliera!
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