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Pronto soccorso
Paziente con crisi epilettica a domicilio ed evidente impossibilità deambulatoria destra, il 5/1/2022 arriva al PS con ambulanza portando recente (ottobre 2021) referto di visita specialistica con segnalazione di TAC encefalo di ottobre 2020 nella norma. Dopo 4 ore viene dimessa con referto TAC encefalo: vasta area di ipodensità ed estensione sottocorticale in sede parietale sinistra estesa in profondità.... a significato encefalomalacico.... Si consiglia controllo TC a distanza.
Alle 23.00 circa la telefonata del medico di turno in PS, in cui mi viene detto che mia madre veniva dimessa perché stava bene. Dimissione senza colloquio con medico, ma infermiere, che ha accompagnato su carrozzina mia madre fino all'automobile, mi ha consegnato il documento di dimissione e mi ha consigliato una valutazione geriatrica.
Dopo due giorni i parametri riscontrati dalla specialista pongono seri dubbi sul referto della visita alla dimissione. Dopo una settimana la paziente ha perso l'uso del braccio e gamba destra e dopo 20 giorni l'uso della parola. Posso dire che questo trattamento è a dir poco vergognoso e inqualificabile? Ma forse tutto questo è successo perché la paziente (mia madre) ha 87 anni??? Tutti i medici e fisioterapisti che hanno visitato mia madre fino ad oggi, sono concordi nell'affermare che se fosse stata trattata in modo adeguato all'insorgere dei sintomi (crisi epilettica) oggi a distanza di 29 giorni, non sarebbe in condizioni pietose.
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