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la delusione finale
nonostante fosse la prima volta che io e mio marito ci rivolgevamo a questa struttura, ne eravamo molto felici, era un ricovero programmato per delle cure talmente particolari che NESSUNO, e ripeto NESSUNO, neppure mia suocera era stata avvisata.. avevamo scelto questa struttura lontana da casa in modo che il problema ce lo gestivamo noi due, ma soprattutto per la particolarità del ricovero volevamo TUTELARE nostro figlio che sta ancora frequentando le elementari.. Ma arriviamo al dunque... UN periodo dopo le dimissioni di mio marito, mentre mi trovavo in un luogo pubblico con mio figlio, una mia "amica" mi si avvicina chiedendomi come stava lui, perchè l'infermiera......... le aveva detto del ricovero e persino del MOTIVO del ricovero.. noi due sono 10 (dieci!!!!) anni che lottiamo contro questa malattia tenendoci tutto per noi, soprattutto perchè mio figlio ne deve rimanere fuori! io, Moglie, NON potevo chiamare la sua carissima Dottoressa senza che lui prima non desse il consenso, e poi rischio che per dei PETTEGOLEZZI GRATUITI mio figlio venga a sapere dagli altri i problemi di salute di suo padre.
io chiedo solo un pò di BUON SENSO e di essere più professionali.. pensando anche ai danni che ai pazienti e alle famiglie si possono creare, non è solo un problema tecnico (curare fisicamente e essere gentili), ma forse prima di parlare contiamo fino a 10.. ci fanno firmare un pacco di carte all'accettazione che a questo punto NON servono a niente perchè la privacy non esiste dappertutto.
Comunque ad Edolo ci si cura meglio che da altre parti, servirebbe un pò più di riservatezza!!!
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