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Esperienza disumana pronto soccorso di Bressanone
Purtroppo, l'esperienza al pronto soccorso dell'ospedale di Bressanone è stata a dir poco deludente e disumana. Una ragazza con un'ernia estremamente dolorosa è stata scambiata per un'intossicazione alimentare, solo perché la sera precedente aveva vomitato. Nonostante il dolore evidente, è stata fatta attendere per almeno 4 ore seduta, una posizione particolarmente scomoda e inadatta per chi soffre di ernia.
Alla richiesta di una coperta, un’infermiera giovane, bionda e con i capelli lunghi, ha reagito con scortesia, alzando gli occhi al cielo. Anche l’accompagnatore, che cercava solo di assistere, è stato trattato in modo irrispettoso. Anziché comunicare gentilmente di spostarsi, è stato ignorato per diversi secondi prima di essere allontanato in modo brusco, come se fosse un intralcio. Alla sua inevitabile reazione, è stato addirittura minacciato di chiamare la polizia.
Dopo quattro ore interminabili, la paziente è stata finalmente portata in ambulatorio, dove le è stato detto che poteva trattarsi di un problema neurologico preoccupante e che sarebbe stato necessario il ricovero per ulteriori accertamenti. Seguendo le indicazioni del personale, l’accompagnatore è rientrato a casa, ma la paziente è stata lasciata sola per altre ore, seduta in una stanza d’attesa vuota, senza supporto e senza nemmeno la possibilità di andare in bagno.
Solo dopo che una nuova infermiera ha notato le sue lamentele, si è scoperto che nessuno si era occupato di lei. Quando è arrivato il medico, invece di risolvere la situazione, ha negato quanto detto in precedenza, affermando che non era mai stato previsto un ricovero e ridimensionando il dolore della paziente come una semplice "soglia del dolore bassa".
Alla fine, dopo tutto questo calvario, la paziente è stata mandata a casa con una flebo e nessuna soluzione concreta, lasciando lei e il suo accompagnatore profondamente delusi e amareggiati.
Un trattamento del genere è inaccettabile, sia per l’assenza di umanità che per la totale mancanza di professionalità dimostrata. Un pronto soccorso dovrebbe essere un luogo di cura e sostegno, non di ulteriori sofferenze fisiche ed emotive.
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