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Eccellenza nel sorriso
Mi aspettavo un’eccellenza nella solarità, una sorta di “Patch Adams” che va a travolgere quei luoghi troppo tristi che sono gli ospedali, ho trovato un reparto normale di un ospedale con personale che svolge con cura ed efficienza il proprio lavoro. All’ultimo piano, chiuso a chiave, con le finestre ermeticamente serrate agli odori della vita quotidiana. Ma perché non fare un reparto al piano terra con un giardinetto a cui possono accedere i pazienti, naturalmente protetto da un muro di recinzione per salvaguardare la loro sicurezza? Un pezzetto di natura che gli permetta di uscire e non sentirsi in gabbia, dove praticare l’ortoterapia e curare fiori ed erbe aromatiche invece di fantocci con la parvenza di bambole. E poi una sala pittura per l’arteterapia, una cucina per manipolare e provare a cucinare, preparare la merenda. Perché non provare a ricostruire in sicurezza una sorta di casa famiglia dove la persona prova a svolgere alcune mansioni del vivere quotidiano?? E, per ultimo, affiancare allo psicologo un counselor che si preoccupi del miglioramento della qualità della vita della persona malata, sostenendo i suoi punti di forza e le sue capacità di autodeterminazione? E’ difficile fare cose normali, però i desideri muovono i cambiamenti..
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