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Orribile esperienza
Mio zio, portato al S.Marco in ambulanza perché respirava male (no Covid), è finito in Cardiologia. Essendo anziano, mia cugina chiamava i medici e mai glielo hanno passato, per parlare con loro era un'impresa.
Gli hanno perso gli auricolari Amplifon con cui sentiva, indispensabili e pure cari. È entrato autosufficiente e dopo 10 giorni è uscito traumatizzato, spaesato, quasi ebete, irriconoscibile, pelle ossa. Mia cugina, tamponata, non l'hanno fatta mai entrare ed al telefono rispondevano pochissimo, o dicevano di richiamare.
Cura fortissima con tante pastiglie, ma i giorni dopo comincia a stare male, sempre a letto, tutto blu e mani bianche ghiacciate. Sveniva, non parlava e non mangiava. Al volo lo portiamo al Papa Giovanni, dove capiscono subito che la cura era sbagliata e gli fanno l'antidoto. Ora è ricoverato in Nefrologia perchè stava andando in blocco renale, insomma: poteva morire. Ora lo stanno disintossicando. Mia cugina tamponata riesce a stare con lui in stanza e in reparto sono tutti gentili, umani e competenti.
Per gli auricolari, è scesa più volte negli uffici amministrativi, o ha telefonato e, dopo prese in giro allungando i tempi, le hanno fatto scrivere una mail di reclamo.
IO Mi AUGURO CHE almeno venga risarcito VELOCEMENTE, ANZI A BREVE, per potergli comprare altri auricolari Amplifon permettendogli di sentire. Oltre al risarcimento degli auricolari, si meritano una bella denuncia per cura sbagliata che poteva avere esiti veramente nefasti.
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