Dettagli Recensione
Esame oculistico OCT
A mio figlio (10 anni) ad aprile viene diagnosticato un craniofaringioma al cervello a seguito di disturbi alla vista.
Operato d'urgenza, tramite craniotomia viene messo in sicurezza, ma ci viene prescritto esame vista + OCT ogni mese per vedere il miglioramento post operatorio.
Le prime 2 visite le facciamo privatamente, dove ci confermano che oltre ad avere recuperato la vista, anche il nervo ottico si stava sgonfiando e piano piano migliorando.
Su suggerimento del nostro oculista ci viene suggerito, visti i costi, di recarci al suddetto policlinico, dove tale esame viene fatto con ticket.
Ad accoglierci tal dottore ci dice senza mezzi termini: avanti facciamo presto che oggi sono stanco e non ho voglia di lavorare.
Cerchiamo di spiegare cosa e perchè siamo lì, facendo presente lo stato emotivo del bimbo, ma lui ripete che non è interessato ed è stanco.
Effettua l'esame con attrezzatura preposta e ad alta voce - e udite bene davanti al bimbo - esclama:
caspita, ma io qui vedo una bestia di macchia nella macula, siete sicuri che questo bimbo veda bene?
Rispondiamo di sì, ma lui prosegue dicendo qui vedo una malattia degenerativa molto grossa e secondo me questo bimbo fra qualche mese non vedrà più.
Sconvolti, allibiti, dopo tutte quelle parole e soprattutto vedendo il bimbo spaventatissimo, chiedo al dottore se è sicuro di ciò che sta dicendo e lui ribadisce "sono stanco", dovrei fare un esame più approfondito ma non ne ho voglia, vi stampo il referto, recatevi dal vostro medico curante e fate vedere il tutto, vi consiglio un esame con autofluorescenza.
Chiedo per sdrammatizzare se può almeno confermarci il miglioramento del nervo ottico del mio piccolo ma, per l'ennesima volta, mi viene ribadito "sono stanco, rivolgetevi con il referto al vostro curante".
Usciamo con il bimbo terrorizzato ed in lacrime.
Il bimbo mi guarda e mi chiede: papà, adesso oltre al cervello devo essere operato anche agli occhi? cerco di rassicurarlo ed andiamo a casa.
Qualche ora dopo mi reco dal mio oculista mostrando il referto sul quale è riportata chiaramente distrofia maculare di Best e raccontando l'accaduto.
Ci viene timidamente detto, ma perchè non gli ha fatto lui stesso l'esame di autofluorescenza prima di affermare tali malattie?? Noi diciamo semplicemente che ci è stato detto che era stanco. Inoltre ci viene detto: considerate che tale esame si effettua semplicemente aggiungendo una lente particolare all'attrezzatura che stava già adoperando, per un totale di circa 1 minuto in più...
Fissiamo appuntamento a Como per rifare l'esame con procedura d'urgenza dove, non solo escludono tale sindrome, ma ci viene detto chiaramente che era perfettamente visibile che quella macchia non è altro che ciò che il nervo ottico (che si sta sgonfiando) lascia, una sorta di macchia di umidità che andrà a sparire.
Sollevati ringraziamo, ma ci viene consigliato di rendere nota questa vicenda al direttore sanitario della struttura.
Detto fatto, la risposta ci è arrivata dopo quasi 3 mesi,
Non solo nessuna scusa, ma... si difende su tutti i punti l'operato del proprio dottore.
Replico facendo presente che nessun professionista farebbe tali affermazioni di fronte ad un bimbo e che per sensibilità se voleva dirci qualcosa, al limite avrebbe potuto chiamarci in disparte, anche perchè tali parole che farebbero paura ad un adulto, figuriamoci ad un bimbo già traumatizzato ed appena uscito da un grosso intervento.
Ad oggi nessuna risposta di scuse.
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