Dettagli Recensione
Gianluigi
Voto medio
1.5
Competenza
1.0
Assistenza
1.0
Pulizia
2.0
Servizi
2.0
Neurologia, reparto pessimo
La paziente è stata trasferita in neurologia dopo alcuni giorni in rianimazione.
Durante la degenza ha contratto una serie di infezioni che ne hanno ulteriormente compromesso lo stato di salute. Trattamenti ricevuti assolutamente inadeguati, somministrazione di cure antibiotiche inadeguate e per tentativi, medici tutt'altro che in accordo tra loro, ognuno esprime un'opinione diversa. Per non parlare dell'assistenza infermieristica: personale in buona parte spesso scortese e con scarsissima voglia di adempiere al proprio dovere.
Patologia trattata
Ictus emorragico.
Esito della cura
Nessuna guarigione
Commenti
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Per Ordine
Concordo pienamente con Gianluigi.
L'odissea inizia con il mancato arrivo del 118 per mezz'ora per un ictus ischemico; paziente portato con la nostra macchina in ospedale, ma Tac rotta e paziente portato a Canosa per l'esame. Poi la solita mancanza di posti letto, salvo uscire miracolosamente (il posto letto) solo dopo la minaccia di chiamare i carabinieri. Struttura messa male, reparto neurologia con bagni senza chiusura (dov'è la privacy tanto decantata dal personale?), con boccioni di urine in bella mostra acconto al lavandino per la pulizia personale (dov'è l'igiene?), finestre con zanzariere rotte e mosche e mosconi in giro per bagni e reparti e mi fermo qui (ma ci sarebbe tanto da dire). Vitto che cambia in continuazione con scarico di colpe tra dietista, personale e medici; personale, al di là di qualche eccezione, con la sola missione di allontanare i parenti dei pazienti non autosufficienti lasciati in balia degli eventi, con il risultato di piaghe da decubito in 15 giorni di degenza (evento tenutoci nascosto e scoperto con la dimissione a casa). Terapia parenterale fuori vena, etc.
Insomma, esperienza allucinante e ripetutasi pari pari dopo tre anni con altro genitore con ictus emorragico.
L'odissea inizia con il mancato arrivo del 118 per mezz'ora per un ictus ischemico; paziente portato con la nostra macchina in ospedale, ma Tac rotta e paziente portato a Canosa per l'esame. Poi la solita mancanza di posti letto, salvo uscire miracolosamente (il posto letto) solo dopo la minaccia di chiamare i carabinieri. Struttura messa male, reparto neurologia con bagni senza chiusura (dov'è la privacy tanto decantata dal personale?), con boccioni di urine in bella mostra acconto al lavandino per la pulizia personale (dov'è l'igiene?), finestre con zanzariere rotte e mosche e mosconi in giro per bagni e reparti e mi fermo qui (ma ci sarebbe tanto da dire). Vitto che cambia in continuazione con scarico di colpe tra dietista, personale e medici; personale, al di là di qualche eccezione, con la sola missione di allontanare i parenti dei pazienti non autosufficienti lasciati in balia degli eventi, con il risultato di piaghe da decubito in 15 giorni di degenza (evento tenutoci nascosto e scoperto con la dimissione a casa). Terapia parenterale fuori vena, etc.
Insomma, esperienza allucinante e ripetutasi pari pari dopo tre anni con altro genitore con ictus emorragico.
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