Dettagli Recensione
Esperienza reparto riabilitazione cardiologica
Purtroppo non posso dare un giudizio positivo alla struttura. Mio padre il giorno 4/03/15 è stato sottoposto ad un intervento di cardiochirurgia per sostituzione della protesi valvolare aortica e della protesi vascolare aorta ascendente per endocardite batterica recidivante. Il cardiochirurgo, Mauro Cassese, persona dotata di un alto grado di professionalità, competenza e umanità, ci ha informato dell’estrema delicatezza dell’intervento. L’intervento, grazie alla professionalità del dottore Cassese, ha avuto esiti più che positivi, così come il decorso post-operatorio. Quindi mio padre, dopo due giorni in U.T.I. (Unità Terapia Intensiva) è stato trasferito nel reparto di cardiochirurgia, dove ha avuto una ripresa brillante. Giorno 12/03 è stato dimesso dalla cardiochirurgia con la presenza di versamento pericardico a livello delle sezioni dx di 2 cm., e trasferito nel reparto di Riabilitazione Cardiologica. Qui è successa la tragedia, fino al 26/03 era in ottimo stato di salute, i medici del reparto hanno sempre detto che il decorso era regolare, addirittura è stato eseguito in data 23/03 un ecocardiogramma transesofageo, esame dotato di un’altissima sensibilità, dove non è stato segnalato nessun problema. Fatto sta che la notte del 26/03 mio padre accusa una sensazione di malessere generale al punto di perdere coscienza; hanno eseguito un ecocardiogramma e hanno evidenziato una sacca di sangue con grumi che premeva sul ventricolo destro, situazione detta tamponamento cardiaco. A seguito di tutto ciò è andato in arresto cardiocircolatorio, quindi nonostante abbiano cercato di rianimarlo, l’assenza di ossigeno ha provocato una gravissima lesione al cervello, che non gli ha permesso di risvegliarsi e dopo circa venti giorni di coma è deceduto. I medici del reparto non hanno dato una spiegazione dell’accaduto, potrebbe essere stato un punto che si è allentato o un vaso che è scoppiato. A me suona strano tutto ciò, innanzitutto per esserci i grumi di sangue vuol dire che la fuoriuscita non è stata improvvisa, bensì almeno da qualche giorno; poi mi fa tanta rabbia che per 22 giorni mio padre sia stato benissimo, è un’utopia pensare ad una complicanza post-operatoria dopo 22 giorni. Scrivo questo per tutte le persone che leggeranno, i cardiochirurghi sono eccellenti ma il reparto di riabilitazione cardiologica con tutti i medici cardiologi e non, lascia veramente a desiderare. Credo che il dovere dei medici e il diritto dei familiari è quello di avere spiegazioni dettagliate soprattutto quando c’è un decesso di mezzo.
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