Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Bari
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Sconcertata dalla Sanità pugliese

Voglio raccontare la storia occorsa a mio marito.
A luglio dello scorso anno è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale di Molfetta ed immediatamente operato in laparotomia per addome acuto da diverticolite del sigma-retto perforato. Dopo solo nove giorni, per comparsa di shock settico, viene nuovamente operato e gli vengono confezionate una ileostomia destra e fistola mucosa sinistra.
Data la lunghezza dell’accaduto e delle circostanze mediche conseguenti, mi astengo di entrare nei particolari.
Per tutto ciò che ne è conseguito, veniva trasferito d’urgenza al Di Venere di Bari per shock settico, intubato e in ventilazione invasiva per insufficienza respiratoria acuta.
Ne esce a fine agosto 2021 perché viene considerato sveglio, orientato e collaborante per essere inviato al Don Uva di Bisceglie dove doveva seguire una cura riabilitativa al fine di migliorare la sua stabilità muscolare e curare le piaghe sacrali e calcaneari.
Dopo un mese di cure e vedendo poche migliorie, decido di portarlo in una struttura privata al fine di poter validamente riabilitarlo. Anche questa struttura, nonostante il bel mensile pagato, non è riuscita a curargli le piaghe e neanche a farlo camminare in quanto, tutto il tempo allettato, gli aveva fatto perdere il tono muscolare.
Decido, allora, di portarlo a casa e con il mio impegno personale e con visite mediche domiciliari nonché con fisioterapisti ed infermieri privati (e grazie all’ADI) sono riuscita a mettere in piedi mio marito, a nutrirlo in modo soddisfacente e a fargli prendere qualche chilo perché era ridotto con il solo scheletro. Tutto questo con notevole dispendio economico.
Arriviamo ai giorni d’oggi per raccontare l’ingresso all’Ospedale di Andria per poterlo sottoporre ad intervento chirurgico teso a rimuovere le due stomie.
Dopo una visita specialistica (sigh!) il giorno 20.07.2021 viene ricoverato al reparto di Chirurgia dell’Ospedale Bonomo di Andria, dove gli vengono effettuati tutti gli esami del caso. Grazie a Dio tutti i responsi sono positivi per procedere all’intervento. E si arriva, così, al calvario.
Eh sì, perché dopo due/tre giorni dagli esami, ogni giorno era quello dell’operazione.
Quindi digiuno, preparazione con clistere, medicine opportune. Ed il primo giorno salta perché ci sono delle urgenze.
E’ nell’ottica delle cose. Tanto domani si farà l’intervento.
L’indomani era il secondo della lista. Quindi, sorvolando l’ansia (ci è stato detto che si trattava di un lungo intervento che sarebbe durato dalle quattro alle sei ore) di nuovo preparazione, digiuno, clisteri, ecc… Saltato anche questa volta.
Ebbene, questa storia si è ripetuta per tutta la settimana. E poi c’è il concerto di Jovanotti a Barletta e tutto l’Ospedale è in allerta per le criticità che potrebbero manifestarsi. Ok. Capito anche questo.
Abbiamo la sicurezza che sarà operato martedì 2 agosto. Ci tranquillizziamo e, dando coraggio a mio marito, ci prepariamo per quello che sarà un momento importante per la nostra famiglia. Solita preparazione, digiuni e tutto quello che ne consegue. Operato? Neanche per sogno. Un’altra urgenza?
Ok. Può capitare. Domani 3 agosto è l’ultimo giorno utile perché, poi, il primario va in ferie.
Ci prepariamo come al solito. L’ansia è a mille. Sono stata personalmente presente nel corridoio dalla mattina sino al tardo pomeriggio. Risultato?
Operazione rinviata nuovamente.
Abbiamo costatato l’inutilità a rimanere ricoverati in una struttura che non ci dava nessuna possibilità di risolvere i nostri problemi e, quindi, abbiamo firmato e siamo usciti da quell’Ospedale.
Domanda: quanto è costato alla Sanità pubblica gli esami fatti e 14 giorni di ricovero?
Per ottenere come risultato il niente.
Ora totalmente sconcertata dalla Sanità pugliese, sto provando a mettermi in contatto con medici di un’altra Regione e porterò mio marito in una struttura che, visto i risultati ottenuti ad Andria, sarà certamente migliore.
Corre l’obbligo di ringraziare tutti gli infermieri e i dottori del Reparto Chirurgia. Nel trattare mio marito si sono mostrati gentili ed efficienti…. Ed il loro imbarazzo, tutte le volte che venivano a comunicarmi che l’intervento non sarebbe stato fatto, era evidente sulle loro facce. Evidentemente, chi comanda fa legge e chi sta “sotto” non può fare altro che obbedire.

Patologia trattata
Rimozione stomie.
Esito della cura
Nessuna guarigione

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