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Da paresi con embolia polmonare a riabilitazione
La mia esperienza con il Maugeri di Bari inizia da fine ottobre/ inizio novembre 2020, a gennaio 2021. Il 15 ottobre 2020 crollavo fisicamente in casa con ossigeno 60 nel sangue. Intervento di pompieri, ambulanze, polizia per aprire la porta blindata e trasportarmi con urgenza al Policlinico di Bari in codice rosso. Salvato per miracolo, in piena pandemia, dopo il tampone venivo inviato al San Paolo di Bari. Dopo poco più di una settimana l'anziano responsabile di Pneumologia mi informava che la mia grave malattia mi condannava sulla sedia a rotelle e agli "occhialini" nasali perenni per la respirazione, invitandomi a liberare il vecchio e scomodo letto di degenza che mi ospitava. Chiedevo al "luminare" di inviare richiesta al Maugeri per tentare di riabilitarmi. Si rifiutava sollecitando di andarmene a casa. Con il poco fiato che avevo e in grave paresi, ribadivo che avrei informato appena uscito i carabinieri della violazione di legge giacché da una situazione protetta mi condannavano a ritornare a casa ove, isolato, non avevo la possibilità di una assistenza 24/h. Controvoglia, il luminare cedeva, ma non concedeva la ambulanza che a mie spese pagai per andare al Maugeri. Qui al Maugeri, grazie al dottor Capozzolo, al dottor Losavio, a
tutto il personale medico, infermieri e Oss, ai fisioterapisti, nutrizionisti, iniziavo un lento ma costante lavoro di riabilitazione continuato al San Giovanni di Dio di Adelfia, diretto dal dottor Nardulli, già responsabile del Maugeri e con personale medico e fisioterapisti validi.Adesso sono sulle mie gambe senza occhialini o occhialini per ossigenazione. Grazie al Maugeri e al San Giovanni di Dio, una preghiera di ringraziamento mi è sorta spontanea dal cuore apprezzata da Papa Francesco e pubblicata sulla stampa locale. Questi i fatti e la storia. Grazie.
Sebastiano Gernone
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