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STENOSI AORTA
Mia madre di anni 85 è stata ricoverata d'urgenza per stenosi aortica severa, con l'indicazione, dal pronto soccorso, di sostituzione della valvola.
Dopo gli esami di routine è stato programmato l'intervento, ma viene rinviato mentre la paziente era già pronta per entrare in sala operatoria, con la motivazione che mancava un esame per poter procedere all'intervento (ma accorgersi prima???).
L'intervento viene programmato per la settimana successiva ma... rinviato ancora, perchè lo strumento in sala operatoria non funzionava - e come al solito siamo stati avvisati all'ultimo momento dal medico di turno.
Riprogrammato l'intervento, ma come al solito all'ultimo momento rinviato per l'ennesima volta con la solita scusa dello strumento che non funzionava.
Mi sono sentita presa in giro, le motivazioni per i continui rinvii erano sempre le stesse e comunicate telefonicamente qualche ora prima dell'intervento, nonostante fossi presente tutti i giorni in ospedale. Purtroppo nel periodo di degenza, mia madre è caduta e nonostante lamentasse dolori, solo dopo una settimana, con la mia insistenza, è stata fatta una radiografia per vedere se ci fosse qualche lesione - tengo a precisare che a causa della continua degenza forzata a letto mia madre non riusciva ad alzarsi arrivando al punto di non riuscire più a stare in piedi da sola.
Mi sono sentita dire da una operatrice socio sanitaria "di procurarmi qualcuno per assistere mia madre durante la giornata perchè lei non si doveva spezzare la schiena!!"
Tengo a precisare che durante i pasti, e molte volte durante l'intera giornata, era sempre presente un familiare per aiutare mia madre.
Purtroppo, dopo tutti questi inconvenienti, volevo mettere al corrente il dott. Minola, quale dirigente dell'Ospedale, della situazione che si era creata, ma non ha avuto il tempo di ricevermi..
Dopo circa 40 giorni, e tengo a precisare 40 giorni di degenza, quando mia madre era allo stremo si sono decisi, non di sostituire la valvola, ma di fare una valvuloplastica in attesa di vedere come sarebbe andata.
E' una vergogna tenere una persona anziana così tanto tempo in ospedale per poi aspettare un'altra chiamata per fare un'altro intervento.
Non posso dire nulla di positivo per il reparto di cardiologia 1, in 40 giorni di degenza non sono mai riuscita a parlare con lo stesso medico per sapere le condizioni di mia mamma.
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