Dettagli Recensione

Non ero mai stato operato prima, morivo di paura e non avevo idea di quello a cui sarei stato sottoposto: una craniotomia, entrare nella mia testa, nel mio data base vitale. L'accoglienza ricevuta dal personale, della capo sala e di tutti, dico tutti gli infermieri e personale ausiliario, mi hanno fatto rilassare e riprendere dallo shock di entrare per la prima volta in un ospedale come paziente. In un giorno esami e la mattina seguente, alle 8.00, in sala operatoria. Ricordo di aver incontrato angeli nella porta che introduce alla stanza dell'intervento, angeli sorridenti e che mi mettevano una pace enorme, erano le infermiere e dottoresse che mi preparavano alle mani del grande, grandissimo Dott. Marco Cenzato, direttore del reparto di Neurochirurgia dell'Ospedale Niguarda, nonchè uomo di ghiaccio ma dalle mani d'oro. Con lui la sua segretaria Patrizia e la caposala, stupende e gentilissime con me e tutta la mia famiglia. Ma in reparto c'è anche un altro grande dottore che dà tanto per la causa del reparto e che mette il sorriso solo vederlo: il Dott. D'Aliberti Giuseppe.
Una domanda ad un anno dal mio intervento mi sorge spontanea: questi signori, queste persone che salvano vite umane, fanno miracoli per le strutture e con le risorse che hanno (computer obsoleti, uffici ristretti, sale operatorie vecchie, etc.) e ci regalano vita e speranza e comunque lavorano assiduamente e sono a disposizione 24/7, come fanno ad essere pagate cosi' poco??? Cioè, come e' possibile che altri settori, dalla politica, al business, alla finanza, dottori e illustri personaggi s'intaschino fior di soldi e loro no? Tremila? Quattromila, Cinquemila? Mi vergogno di protestare solo ora e di non aver mai fatto qualcosa prima... ma come al solito non c'e' una informazione adeguata e soprattutto una giustizia ed un'equita'. Grazie Dott. Cenzato, grazie Carla, Patrizia.... ora che la convalescenza e' quasi finita e che piano piano recupero, un minuto, un attimo, un giorno di vita vale molto molto di piu' grazie a Voi.