Dettagli Recensione
Correva l'anno 2015
Era il 2 dicembre 2015. Visita privata e supportata per l'intervento dal solo Sistema Sanitario. "Ha un'assicurazione? Perchè occorre un intervento!" mi ha chiesto dopo una diagnosi, quella sì correttissima. Doppia stenosi, una pressochè serrata e relative ernie. Impossibile per me camminare.
Comunque no, non avevo un'assicurazione. Solo un rene da poco trapiantato e dolori molto forti, non gestibili con i normali antinfiammatori, incompatibili con i farmaci per il trapianto. Mi ha messo in lista, scrivendo su un'agendina minuscola.
Mai chiamata.
Ho fatto l'intervento altrove.
Il 29 ottobre del 2018 mi ha chiamato la sua equipe neurochirurgica, per il prericovero. "Lei è Emma Manenti?" "No, Enrica" "Oh, scrive così male il dottore" Ricordo: l'agendina minuscola.
Ha il sapore dell'assurdo.
3 anni dopo.
Mi chiedo con che coraggio dopo tre anni abbiano chiamato. Ho perso un anno in una vana attesa e vane promesse. Mi è costato tanto, sul piano fisico. Ma tanto davvero. Sarebbe stato sufficiente mi avesse avvertito che l'attesa "piuttosto lunga" significava anni. Mi sarei subito rivolta altrove.
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