Dettagli Recensione
Tanta sofferenza
Purtroppo mi unisco alla recensione tristemente non positiva di Carla.
Dopo tanti anni di peregrinazioni fuori Regione senza diagnosi, arrivo a Negrar con la speranza - finalmente - di una diagnosi, di Assistenza e Cura, anche spinta dalle tantissime recensioni positive.
Tre anni dopo la diagnosi, nel 2022, un intervento demolitivo, che accetto per evitare recidive, con la speranza di una concreta guarigione da dolori atroci. Così mi era stato detto.
Esco dall'intervento con altri problemi di funzionalità d'organo, che prima non avevo. E dolori inarrestati. Non solo nel post-intervento.
Mi viene detto (solo dopo mesi) che l'intervento avrebbe potuto non essere risolutivo.
Da quasi un anno sono sola, abbandonata ai miei dolori, e a cercare continue soluzioni in autonomia, percorribili solo a pagamento.
Nessuna multidisciplinarietà, nessuna presa in carico, nessun percorso guidato, nessuna assistenza umana.
Scaricata come un rifiuto. Tra le lacrime.
Eppure avevo letto e sentito tutt'altro prima di affidarmi.
Ho pregato per mesi di essere seguita, ho avuto un blocco vescicale, infezioni vescicale e intestinale, curate in altri ospedali. Ma altrove mi chiedono di rivolgermi a Negrar, inutilmente.
Non ho solo più il ciclo e i dolori da ciclo. Con una vita anche psicologicamente annullata, senza mai avere ricevuto alcun supporto né nei giorni di ricovero (quando non riuscivo più a urinare) né mai dopo.
Per il resto, ho continui dolori al basso ventre, schiena, gamba, e non ho più autonomia intestinale e dolori vescicali.
Avere altri problemi conseguenti a un intervento, essere abbandonati a visite e cure solo a pagamento, essere rifiutata dalla riabilitazione dopo un primo ciclo che da sola ho chiesto e che è stato solo un buttare denaro (tutto a pagamento per non residenti) per non essere seguiti. Vengo lasciata andare via con dolori, chiedo di cambiare di terapista e di essere seguita. Risposte nulle e richiesta negata.
A fine anno, infezione con rischio sepsi, perché il mio intestino non si svuota più se non con lavaggi quotidiani. In altro ospedale vengo curata con una terapia antibiotica durante il ricovero e poi per altri 8 giorni con la richiesta di farmi seguire da Negrar.
Torno a Negrar, il nulla. Sono sana.
Auspico qualcuno possa seriamente riflettere.
La mia vita è peggio di prima.
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Un abbraccio forte, Marina
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