Dettagli Recensione
NON CONSIGLIABILE
Prima di arrivare in reparto, c'è lo sconforto, la confusione, l'ansia, la difficoltà a capire che cosa sta succedendo a tuo figlio. Poi aspetti il ricovero, che ti fanno passare come un miracolo (non ci sono mai posti, ti devi ritenere fortunato se riesci a ottenerlo). E quando sei lì cosa cambia? I ragazzini, qualunque sia la patologia, ciondolano annoiati e depressi dalla mattina alla sera. NON esiste alcun tipo di attività terapeutica (i volontari, bravissimi, si organizzano qualche oretta al giorno, ma non tutti i giorni). I colloqui sono discontinui: giorni sì, giorni no. E con medici diversi (si sa che a un ragazzino non piace cambiare interlocutore, si fida e si apre subito...). Per fortuna c'è qualche dottore di buona volontà, dr. Ruggeri per esempio. Per il resto, ne sentirete di tutti i colori. Vostro figlio tornerà a casa uguale a prima. E voi sarete SOLI come prima dal momento che le UONPIA non vi darà una psicoterapia, anzi, non vi darà NIENTE.
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