Dettagli Recensione
Pazienti di serie B..
La mia brutta esperienza in questo reparto fu dovuta ad un aborto spontaneo a sole 6 settimane di gravidanza. Colta all'improvviso da perdite ematiche e dolori, contatto la mia ginecologa che risulta irreperibile! Così presa dal panico mi reco al PS di Monopoli, il più vicino a me, che vivo a Fasano. Accolta, mi fanno visitare da un ginecologo, che mi conferma l'aborto in corso, ma mi rimanda giù al PS per un prelievo per le beta hcg. Allora rimango dalle 19.00 circa fino alle 22.00 seduta fuori dal PS in attesa di questo esito che mi confermasse l'aborto.
Finché stanca, triste e impaurita chiedo notizie e mi rimandano in reparto, dove vengo accolta da una dottoressa che mi viene incontro con aria seccata. Mi visita e mi urla mentre mi parla, dicendomi.. perché è venuta qui signora? Non ha un ginecologo che la segue? Lei sa di avere un mioma? Lei e la sua ginecologa siete dei folli ad intraprendere una gravidanza con questo mioma! (Specifico: mioma che conoscevo da anni, sottosieroso, asintomatico, piccolo, non di certo la causa del mio aborto).
Poi continua dicendo che sono piena di varici sulle gambe, che comunque sto abortendo in modo "eccellente"...mah?! Mi fa ricoverare, per il raschiamento, il giorno seguente.
Il giorno dopo vengo visitata da un altro medico più gentile per carità, ma che insiste dicendo di vedere una sactosalpinge! (Specifico: che non c'è mai stata) e naturalmente mi fanno solo aumentare preoccupazioni! Dopo poco si consulta con qualcuno e cambia idea, insomma non la vede più! Il mio incubo sta per finire, mi dice che mi farà il raschiamento, dicendomelo come se mi stesse facendo una cortesia in quanto si erano fatte le 15.00 o più del pomeriggio e il suo turno era finito! Va bene, almeno alla fine ho avuto le cure dovute, tornando in stanza mi riposo, al risveglio una gentile infermiera mi dice che sta cominciando il turno e che al bisogno non avrei dovuto esitare a chiamarla; ma io stavo bene fisicamente e ho dormito fino al mattino.
Il giorno dopo sento in giro per il reparto il momento delle visite di controllo, stanza per stanza, da me non entra nessuno, per visitarmi o domandarmi o dimettermi... così paziento un po' ma, fattesi le 12.00 circa, esco io a cercare un medico. Chiedo ad una dottoressa che con tono sarcastico mi dice: "lei che ci fa ancora qui, sarebbe dovuta tornare a casa ieri sera!" , ed io rispondo che di certo l'avrei preferito, ma nessuno si era occupato di me e che quindi non di certo ero rimasta in ospedale per mia preferenza! Comunque mi visita e mi dimette. Finalmente me ne torno a casa! Sarò stata trattata così perché paziente di nessuno lì?! Questo dimostra che il rispetto per il paziente, quale persona che sta vivendo un disagio profondo mentale e fisico, non esiste! Oggi sto vivendo la mia terza gravidanza, sono quasi al termine, l'ho trascorsa serenamente, con il mio mioma, che continua ad essere lì senza problemi, e la sactosalpinge nessuno l'ha più vista! Sono seguita in modo eccellente all'ospedale Di Venere di Bari, dal bravissimo Carlo Campobasso.
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