Dettagli Recensione

Il mese scorso mia madre, la signora Camera Giuliana, è stata sottoposta ad un intervento chirurgico presso l’ospedale Monaldi di Napoli. Un’operazione a cuore aperto che le avrebbe potuto costare la vita. Con la presente vorrei comunicare alcune considerazioni riguardo gli aspetti professionali e soprattutto umani, in primis del chirurgo che ha effettuato l’intervento e cioè della dottoressa Marisa De Feo, e poi del personale medico ed infermieristico che si è occupato di mia madre durante la degenza in ospedale.
In un periodo in cui l’opinione pubblica tende a porre l’accento soprattutto agli aspetti negativi della Sanità, io vorrei spezzare una lancia in favore di coloro che riportano in alto gli standard qualitativi della professione sanitaria.
Le capacità professionali tecniche-chirurgiche di altissimo livello dimostrate, la facile accessibilità nei rapporti con il personale medico, la disponibilità costante nel fornire spiegazioni hanno reso questa mia esperienza sicuramente serena.
Affidarsi con fiducia a chi si deve occupare della nostra salute rende tutto meno doloroso e meno preoccupante e l’evoluzione in positivo è più probabile. Sentirsi una persona e non un numero è molto importante e determinante, e la dottoressa De Feo ha permesso tutto questo.
Pertanto la ringrazio infinitamente per la sua cortesia, per la sua umanità e soprattutto per la altissima professionalità; io e mio madre le saremo sempre infinitamente grate. Le persone sono convinte che gli angeli non esistono, ma loro non sono solo quelli che non si vedono, ma sono coloro che come lei, dottoressa, ridonano la vita alle persone che hanno perso una speranza e soprattutto hanno perso fiducia in loro stesse, lei è quell'angelo che è capace con la sua umanità e con la sua professionalità, di ridare speranza e vita.
Lei con il suo staff, con i suoi collaboratori e con i suoi infermieri, rende tutto questo possibile e noi del sud siamo orgogliosi di vantare una di queste eccellenze.
GRAZIE, GRAZIE VERAMENTE DI CUORE PER TUTTO
Martino Fiorella