Dettagli Recensione
Sostituzione valvola aortica
Dopo un mese di sofferenze e strazi, mia nonna piena di vita è morta in terapia intensiva dopo un intervento di sostituzione della valvola aortica nel reparto di cardiochirurgia per aver contratto un batterio ospedaliero, ovvero l'acineto bacter. È andata per ben tre volte in shock settico. Gran parte della colpa è dovuta al mancato rispetto delle norme sanitarie. Uno scenario poco igienico, gli infermieri senza mascherina e cuffia nè guanti, spiegazioni di bollettini quotidiani discordanti e superficiali, non cura del paziente abbandonato a sè stesso senza alcun conforto morale. Ben 31 giorni di degenza, ma il problema più grande ed irrisolvibile ahimè è che mia nonna, dopo aver superato l'intervento ed essere stata stubata immediatamente, è dovuta morire per un batterio per il quale è morto anche un altro paziente di stanza. Davvero assurdo!
Commenti
Grazie a Dio ciò non e' avvenuto e dopo più di tre mesi è ritornato a casa, anche se il percorso di recupero e' ancora lungo.
Condivido in pieno quello che hai detto e mi associo perché anche noi abbiamo vissuto un incubo.. Quando guardo mio marito, ancora non mi capacito che ne sia uscito vivo e posso capire il vostro dolore.
Altri contenuti interessanti su QSalute