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Per non far dimenticare mio padre
Caro Dott. Bellitti, Le scrivo, non per ringraziarLa ma per far ricordare a Lei, alla sua equipe e a tutto il personale della terapia intensiva di quella triste notte, l’ultimo giorno di vita di mio padre.
Spero che il 18 Agosto del 2011 non se lo dimenticherà MAI.. come io non dimenticherò mai mio PADRE!
Mi auguro che la sua coscienza, e quella di tutti gli altri, sia sempre pulita, che possa vivere serenamente e, a mia madre che Le aveva affidato la VITA di mio padre, abbia detto la verità sull’esito dell’intervento.
Io Le posso solo dire che, a distanza di mesi, la nostra VITA è cambiata senza mio padre, io, mia sorella e mia madre avevamo ancora tante cose da dirgli... tante cose da fare insieme ma soprattutto tanto AMORE da dargli.
A noi e’ stato detto che mio padre ha subìto e non superato un intervento non tanto facile, ma tutti sappiamo che ci sono tanti interventi ancora più difficili che si superano.
Spero che non ci sia stata superficialità nel decidere a chi affidare la vita di un uomo, magari nelle mani più esperti rispetto al tipo d’intervento, e che la scomparsa di mio padre non venga chiamata “DESTINO” per coprire ERRORI umani.
Ci dispiace di aver interrotto la lunga lista di commenti positivi sulla Sua professionalità, ma per il rispetto nei confronti di mio padre, questo episodio negativo deve essere pubblicato, per far sapere ai lettori che l’infinita tristezza e l’incolmabile dolore accompagnerà per sempre la mia famiglia.
Spero che si ricorderà sempre di noi come noi di Lei.. e Lei di mio padre.
Famiglia Russo
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