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Gratitudine anche senza “lieto fine”
Ci teniamo tanto a dare la nostra testimonianza per i genitori che, come noi, si sentiranno impazzire senza i loro figli e si chiederanno giorno e notte se sono in buone mani, se sono capitati nel posto giusto, il posto migliore.
Se da mamma che non ha avuto la possibilità di lasciare la struttura con la propria figlia, sostengo, segnalo e promuovo la capacità dei medici che l'hanno avuta in cura e se ne sono presi cura ogni momento, credo davvero non possa esserci maggior riconoscimento delle doti del personale della TIN.
Per quasi 4 lunghissimi mesi, la terapia intensiva è stata la nostra seconda casa, per nostra figlia Fabrizia la prima ed unica. L’inizio è stato difficile ed osteggiato dal momento storico che abbiamo vissuto (la piccola è nata il 9 marzo 2020 nel pieno delle restrizioni COVID), per colpa del quale non abbiamo potuto neanche guardare in faccia le persone che avrebbero accudito nostra figlia. Capire a chi la stavamo lasciando... Però ci siamo fidati da subito degli occhi buoni e sicuri del “padre” di questa grande famiglia che per noi e nostra figlia è stata la Tin.
Il dottore Giovanni Chello, da genitore, ha compreso i nostri sentimenti e da bravo medico ha saputo fare le scelte giuste per Fabrizia, così come tutti gli altri medici che sono stati eccellenti in competenza e umanità. Gli infermieri, splendide persone ed ottimi professionisti, coordinati dalla “mamma” di questa grande famiglia, Lia, che ci ha accolto e supportato sempre in questi difficilissimi mesi.
Anche se per noi e nostra figlia non c’è stato il lieto fine, in 4 mesi abbiamo visto tantissimi bambini farcela, pur avendo superato enormi difficoltà. Abbiamo visto negli occhi dei tanti genitori l’angoscia che avevamo anche noi, seguita poco dopo dalla grande gioia di portare il proprio figlio a casa. Nostra figlia non ce l’ha fatta perché aveva problemi seri al cuore, ma tutti gli altri ce l’hanno fatta ed è stato sicuramente merito del personale della TIN del Monaldi, a cui rinnoviamo il nostro ringraziamento per aver “allungato” la sua vita e alleggerito le sue sofferenze.
In una città come Napoli, sarebbe da considerarsi fondamentale avere un punto nascita con i medici del livello professionale del Monaldi, dalla preparazione impeccabile, per assistere parti di bambini con cardiopatie o altre patologie congenite.
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