Dettagli Recensione

 
Ospedale Molinette di Torino
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ad maiora! elogio al dr. Salizzoni e staff tutto

Navigando in internet ho scoperto questo sito e non ho potuto frenare la volontà di esprimere la mia modesta opinione, scaturita dalla diretta esperienza vissuta circa sei anni fa, con un trapianto di fegato avvenuto in data 3 Novembre 2005. Accoglienza, alta professionalità, tanta pazienza, umanità, spirito di sacrificio, bravura e disponibilità all'ascolto del paziente: ecco gli ingredienti che caratterizzano il Reparto Chirurgia 8 del Prof. M. Salizzoni. Ma non trascuro di nominare anche i cosiddetti "Angeli" che
coadiuvano e preparano l'iter del pre e post trapianto, Clara e Francesco in particolare, sempre pronti a soddisfare i dubbi, le incertezze ed i timori che, nell'attesa del trapianto, sorgono in ogni momento. Una parola spesa per rincuorare il paziente è come una trasfusione di sangue in un corpo anemico! Bene, continuate tutti ad effondere speranza, con sacrificio e professionalità, in nome della vita.
Grazie. Guglielmo.

Patologia trattata
TRAPIANTO FEGATO.

Commenti

1 risultati - visualizzati 1 - 1  
 
Per Ordine 
 
Inviato da Rino
04 Settembre, 2013
Mi chiamo Rino e sono di Sanremo (Liguria).
Ho contratto nel lontano 1983 il virus HCV "Epatite C" sicuramente per una trasfusione di sangue; il genotipo del virus che ho contratto è di genotipo 1B, infatti viene anche chiamata "Bastarda", in quanto l'incubazione del virus ha una durata dai 20 ai 30 anni e durante questi anni il fegato piano-piano si ammala e si devasta.
Io ho scoperto nel 1985 di essere positivo al virus HCV, oggi mi ritrovo con un fegato in Cirrosi Epatica al 4° stadio.
Ho tentato con l'unica cura che c'era "l'Interferone e Ribavirina", ma senza alcun risultato; circa 5 mesi fa ho intrapreso nuovamente questa cura a base di Interferone-Ribavirina con l'aggiunta di un nuovo farmaco arrivato da non molto dall'America, ma qualche settimana fa ho dovuto drasticamente sospendere la cura in quanto non aveva alcuna efficacia sul mio organismo.
Nel 2008 andai all'Ospedale San Martino di Genova dove c'era il Centro Trapianti, portai con me tutti gli incartamenti riguardanti la mia patologia, dopo una visita ben accurata il Dottore mi disse: "trapianto per lei vuol dire morte certa" in quanto l'arco di vita su un paziente trapiantato di fegato con il virus HCV è molto basso e si aggira intorno ai 5-6 anni.
Oggi, a questo punto, non so più che fare, la mia malattia purtroppo mi porterà a peggiorare e non migliorare e giorno dopo giorno mi vedo spegnermi come una candela "vivendo sempre con una speranza."
Ho deciso di contattare il Centro Trapianti delle Molinette di Torino per poter avere un colloquio con il Prof. Mauro Salizzoni e nel frattempo che dire... auguriamoci che esca prima o poi una cura efficace per questo virus dell'HCV, che purtroppo attacca il nostro fegato sino a farlo morire.
1 risultati - visualizzati 1 - 1