Dettagli Recensione

 
Ospedale Policlinico di Modena
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Un incubo

Sono passati 8 mesi e solo ora sono in grado di denunciare questo sistema assurdo. Parto a giugno, il bimbo già 3 settimane prima pesa 3,8 kg. Io con precedente diagnosi di depressione in gravidanza, credo al ctg di poter fare un cesareo. Mi viene risposto che di mamme "strane" loro ne hanno viste e che non è il mio caso, che ce la faccio, che ogni parto è a sè (durante il 1° parto mi ero lacerata). Esco da lì piangendo. Nei monitoraggi successivi domando se almeno si può pensare ad un'induzione perché il bimbo è grande. E ad ogni mia paura rispondono "la devi piantare".
La sera del parto alle 11.00 arrivo in ospedale, mi dicono che non sono contrazioni,mi visitano due giovani ostetriche che si domandano quale sia la placenta (e non ho nulla contro le ostetriche che devono imparare, sia chiaro). Alle 2.00 mi dicono che mi tengono lì solo perché mi vedono sofferente, ma che il parto è lontano. Dopo poco inizio a dilatarmi, chiedo l'epidurale e mi dicono che mi aspetta l'anestesista in sala parto, e mandano mio marito a prendere le cose. Arrivo in sala parto.. nessuna traccia dell'anestesista. L'ostetrica mi dice "ah ma allora sei proprio convinta???". Non lo avevano ancora chiamato!!!! Quando arriva sono già a più di 7 cm... L'anestesista mi dice che se non riesco a stare 20 minuti immobile lui non riesce a farmela (?). Ovviamente io non riesco e quindi niente anestesia.
Stravolta chiedo di poter vedere un ginecologo (perché c'erano solo ostetriche) e mi viene risposto "no tanto un cesareo non te lo fa nessuno, lo chiedete tutte". Ora, con tutto il rispetto, io avevo il pieno diritto di vedere un ginecologo, che è una figura diversa dall'ostetrica.
Il bambino esce con una difficoltà estrema, io ho avuto una lacerazione pazzesca con una quarantina di punti almeno. Mi ha cucito una specializzanda, che per quanto brava e carina non ha la giusta esperienza. Dopo 48 ore torno in Ostetricia con forti dolori, mi dicono che non ho nulla, che la ferita va bene e mi liquidano.
Mi reco allora nei giorni seguenti privatamente da una ginecologa del policlinico, che mi dice "lei dove ha partorito? Chi l'ha ridotta così? La ferita è infiltrata...". Via con antibiotico, creme cicatrizzanti e rischio di dover riaprire tutto. E poi mi domanda "perché non le hanno fatto un cesareo? La prossima volta lo programmi prima ". E alle mia risposta incazzata, mi dice "è tutto in mano a ostetricia!".
Ora io sto facendo riabilitazione del pavimento pelvico, soffro di ptsd, ho rischiato una fistola che grazie a dio non si è aperta posteriormente e.. per cosa?? Perché non si poteva chiamare un ginecologo???
Io penso che le donne debbano avere molto più rispetto per le donne, e mi auguro che ci si renda conto che nessuno può rovinare la vita di altre persone in questo modo, con la scusa che siccome partorisci devi soffrire. È una follia, mi dispiace.

Patologia trattata
Parto.
Esito della cura
Guarigione totale

Commenti

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Per Ordine 
 
Inviato da Angela
13 Aprile, 2023
Io ho partorito qui 36 anni fa ed è stato un inferno.
Già da allora era in mano tutto alle ostetriche, che se ne fregano (non tutte) del tuo dolore e delle tue condizioni.
Da allora mi fa molta pena pensare a quelle giovani donne che vanno in ospedale pensando di avere una bellissima esperienza e di essere tutelate in tutti i modi, ed invece ne escono provate nel fisico e nell'anima.
I commenti positivi all'operato del reparto nascite del Policlinico li fanno solo quelle a cui è andato tutto liscio.
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