Dettagli Recensione
Grandissima delusione
Ovviamente trattasi della mia esperienza personale nel reparto di ginecologia e ostetricia di Mirano.
Il mio medico ginecologo presta servizio presso l'ospedale di Mirano, perciò decisi di partorire in tale struttura. Il mio ginecologo aveva già preparato tutte le carte per un cesareo (placenta bassa). Premetto che, a causa di tale placenta, facevo una ecografia ogni circa 3 settimane. Circa un mese prima di partorire, il medico sentenzia per un cesareo escludendo la risalita della placenta. A Mirano tuttavia mi escludono il cesareo (placenta tornata in posizione tale da consentire un parto naturale). Richiamo il mio ginecologo, che mi tratta malissimo e dice che al massimo mi potrà dare una risposta la settimana successiva. La settimana successiva, in modo freddo e "sospettoso", mi visita e imbarazzato mi dice che puo' essere che in pochi giorni la placenta sia tornata su... Ovviamente, essendo sempre stata allertata sull'ipotesi cesareo, non ho fatto il corso per l'epidurale e non mi sono preparata ne' psicologicamente ne' con gli esercizi di respirazione, al parto.
A febbraio partorisco e mi stipano in un bugigattolo con due letti.
Nato il bimbo, nessuno rispettava gli orari di visita.. Parenti in continuazione senza che nessuno obiettasse alcunche' (e poi al corso preparto raccomandano la presenza di poche persone per rispettare l'ossigenazione del piccolo). Inoltre, un bagno per 4 pazienti (era un bagno dell'autogrill, sporco e lurido). Alla mia richiesta di pulizia, mi hanno risposto in malo modo. Le infermiere e i ginecologi erano irrispettosi e arroganti. Luci accese a qualsiasi ora e rumori assordanti e visita pre-dimissione (del giorno dopo) alle 23.00 di notte mentre si cercava di riposare (chiamata da una infermiere con il numero del letto: "n. 12, si presenti alla visita"!!). Mio figlio inoltre, il giorno della dimissione aveva i valori di bilirubina alti, ma invece di metterlo immediatamente sotto la lampada, hanno deciso di rifare l'esame il giorno dopo. Il giorno dopo si era alzato ulteriormente il valore e hanno deciso di ricoverarci nuovamente (insieme per via dell'allattamento al seno)... Altro incubo e totale senso di ingiustizia (perche' non metterlo prima sotto la lampada?). Le uniche persone dolci e sensibili sono state per me le ostetriche e ancor di piu' le ragazze del nido (favolose ragazze dal cuore tenero e dalla preziosa esperienza) e le due pediatre (Tramarin e Fontanin). Il parto ha assunto per me le note del trauma, ma non per l'operazione in sè (senza ovviamente l'epidurale), ma per tutto cio' che è accaduto prima e dopo tale evento. Ora ho il mio splendido bimbo, sano e forte... Questo è l'importane!
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