Dettagli Recensione

 
Ospedale di Mirano
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Problemi post chemio

Non si può mandare a casa un paziente che va in infermeria oncologica per dolori forti a due braccia dopo una chemio di sei ore, e non capire che in corso c’è una tromboflebite! E prescrivendogli una pomata al cortisone, blanda per le flebiti, senza fare un ecodoppler per assicurarsi che le vene non abbiano dei problemi, cosa spesso correlata al tipo di malattia e alla chemio stessa. È stato mandato a casa senza dirgli almeno di richiamare, se il dolore fosse persistito, per ulteriori controlli. Il paziente ha continuato ad avere male per una settimana, sopportando il dolore forte con gonfiore e macchia scura, sintomo appunto di flebite. Il paziente ha richiamato dopo essersi reso conto che qualcosa di serio stava accadendo, e non nulla come dedotto dall’oncologa di turno che l’aveva visitato. Il paziente poteva aggravarsi moltissimo nel frattempo pensando di non aver niente di grave e quindi sottovalutando la situazione. Quando è ritornato in infermeria, gli hanno diagnosticato una tromboflebite e gli hanno detto di dover fermarsi con la chemio per risolvere prima questo problema. Per chi ha un adenocarcinoma, stoppare un ciclo di chemio non sarebbe l’ideale vista la gravità della malattia. Se si fossero accorti prima, avrebbe fatto in tempo a risolvere il problema della flebite e pertanto afare il secondo ciclo chemioterapico in tempo.

Patologia trattata
Tumore - chemio ed immunoterapia.
Esito della cura
Nessuna guarigione

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