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A proposito del Codice bianco
Mi sono recata al Pronto soccorso di Mestre in data 17/5/2021 per protratti dolori addominali scatenatisi a pochi giorni dal vaccino anti Covid e presenti ancora dopo 15 giorni. L'infermiere del Triage ha subito polemizzato in modo brusco sulla mia presenza in struttura, perché dovevo rivolgermi al medico di base, cosa che ho precisato di avere già fatto, ma ero lì perché i dolori persistevano ed erano più forti; mi ha dato un codice bianco perché quello era un luogo dove si arriva 'piegati in due' e aggiungendo considerazioni sui lievi effetti collaterali del vaccino. Aggiungo che sono informata sulla necessità di comunicare dolori addominali persistenti dopo il vaccino. Oltretutto avevo fitte a sinistra in corrispondenza di un intervento al polmone. Altre patologie quali ipertensione e aritmie sono state registrate con atteggiamento minimizzatore. La sala di attesa del Pronto soccorso contava un 20 persone. Mi è stato dato un codice bianco e, giunta ad essere la quarta, mi sono ritrovata ad essere la settima e poi la nona perché nuovi arrivati nel giro di quasi 5 ore mi precedevano con i codici gialli e verdi.
Avendo capito che sarei forse stata visitata con tempi oltremodo dilatati e continuando a sentirmi male , ho protestato con l'infermiere del Triage che mi ha risposto dicendomi 'Faccia quello che vuole ' e, di fronte alla mia richiesta di ulteriori spiegazioni del perché venivo sempre preceduta da altri giunti dopo di me, ha chiamato la guardia per cacciarmi fuori dalla stanza.
Alchè ho ritenuto opportuno andarmene, dopo quasi 5 ore di attesa in un pronto soccorso che intorno alle 17.30 aveva pochi pazienti in attesa. Ho capito alle ore 22.00 che avrei continuato ad essere preceduta dai nuovi arrivati e che i tempi di attesa si sarebbero dilatati ad oltranza, in quanto i codici gialli e verdi dei nuovi arrivati mi avrebbero preceduta. Oltretutto i codici bianchi non vengono rispettati nell'ordine di arrivo. La mia è una critica alla organizzazione e alla scarsa disponibilità dell'infermiere del Triage. Ritengo che sarebbe più opportuno in tale fase la presenza di un medico. Nonché un atteggiamento più disponibile del 'sanitario' del Triage che non può accogliere un paziente sbuffando e maldisposto. Oltretutto, ripeto, si può essere oltre che sofferenti, preoccupati vista l'insistenza nelle raccomandazioni di segnalare determinati effetti collaterali dopo il vaccino. Ritengo inoltre che, a questo punto, il codice bianco sia inutile, o comunque richieda tempi spropositati in una situazione di arrivo con una ventina di pazienti; raramente qualcuno si rivolge al Pronto soccorso se non per seri motivi e lo fa conoscendo le proprie patologie complessive e trovandosi in una situazione particolare. Non si può generalizzare sui lievi effetti del vaccino in modo superficiale, tenuto conto che non mi sono recata per febbre o dolori articolari.
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