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Colica renale
07/11/2017 Mi sono recato al pronto soccorso a seguito di una colica renale avvenuta il giorno prima che mi ha lasciato un lancinante dolore al rene destro e alla preoccupazione della presenza di sangue nelle urine. All'accettazione, registrati i miei parametri vitali, (ore 13.33) mi viene chiesto di valutare l'intensità del dolore da una scala da 1 a 10. Rispondo 7/8 ma mi viene detto che il massimo della soglia di sopportazione è 5. Mi chiedo se l'infermiera che mi sottoponeva alla visita era telepaticamente in contatto con i miei sintomi. All'accettazione mi viene dato il codice VERDE e fatto accomodare in una stanza di attesa su una sedia.
Attendo dolorante, dopo circa 2 ore arriva un'altra infermiera che mi ricontrolla i parametri .Attendo ancora fino alle 20.30 circa e chiedo spiegazioni .Mi dicono che vi sono casi più urgenti del mio (comprendo), ma ribadisco che ormai sono 7 ore che aspetto senza che nessuno mi dica niente e che faccia qualcosa per alleviarmi il dolore. Finalmente alle ore 21.00 circa vengo chiamato dal medico di turno. Alla domanda come stavo, ho risposto che il dolore si era attenuato (dopo 8 ore di attesa su una sedia) e ho spiegato i motivi perché mi sono recato al pronto soccorso (ero preoccupato della presenza del sangue nelle urine). Mi viene spiegato che è normale dopo una colica. Inoltre mi viene detto che in ospedale è da anni che il reparto di Urologia è stato eliminato e che quindi non ci fosse nessun specialista che mi potesse visitare (Urologo). Mi chiedo se me lo avessero detto all'accettazione 8 ore prima, mi sarei recato in un altro ospedale ove esiste il reparto di Urologia. Vengo sottoposto ad esame ematico e delle urine, attendo ancora 3 ore e vengo dimesso alle 00.36 dell 08/11/2017 con una prescrizione di una ecografia in classe A (ENTRO 3 giorni),con la beffa che devo pagare un ticket di € 25.00 dopo 11 ore di attesa.
Capisco tutto, l'urgenza degli altri casi, il sovraffollamento del Pronto Soccorso, ma non capisco l'adeguarsi a questa situazione definirei quasi "fantozziana" che una persona debba stare 11 ore in attesa di essere visitato, per poi sentirsi dire che non è colpa loro e che non esiste più il reparto di Urologia. Tutti i pazienti come me, in attesa, erano incavolati dal modo di abbandono in cui ci hanno lasciati in quella stanza.
Permettetemi di consigliare qualche modifica alle procedure che adottate (se mi avessero detto che l'urologia non c'era più sarei andato in un altro ospedale, ma alle ore 14.00 e non alle 21.20). Scusatemi dello sfogo ma non potevo non contestare quanto ho subìto.
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